giovedì 13 agosto 2009
Oroscopo e astrologia: tutte fesserie
L’oroscopo? È una scemenza. Lo dimostra uno studio scientifico condotto da Peter Hartmann, dell’università di Aarhus, in Danimarca. Lo scienziato ha analizzato il carattere di 15mila persone dimostrando una volta per tutte che fra la posizione degli astri e le singole personalità non c’è alcun legame. Solo nel 2% dei casi è stato infatti possibile riscontrare un rapporto inequivocabile tra influssi astrali e atteggiamento comportamentale. Hartmann, dei vari partecipanti al test, ha analizzato personalità, intelligenza, hobby, inclinazioni artistiche - complessivamente cento parametri caratteriali riguardanti una persona - e li ha rapportati ai rispettivi segni zodiacali. Ecco le sue conclusioni: “Gli influssi astrali non hanno corrispondenza alcuna sulla personalità degli individui, né tantomeno tali influssi possono accomunare gli esseri umani per predisposizione artistiche o altro”. Il 58% degli italiani è comunque convinto che gli astri possano influire sulla vita di un individuo. Al primo posto ci sono i manager. Il 16% dichiara, infatti, di essere molto superstizioso; il 43% lo è abbastanza. Tra le casalinghe, invece, una su tre afferma di non credere per nulla ad astri e previsioni. Tuttavia le donne sono le più attente ai “suggerimenti” delle stelle: il 56% dichiara infatti di leggere sempre l’oroscopo; tra gli uomini la percentuale si ferma al 49%. Infine – per confermare la tesi di Aarhus – basta citare il fatto che nel 1975, per rispondere alla preoccupante diffusione dell’astrologia, 186 scienziati di fama mondiale, tra cui 18 Premi Nobel, sottoscrissero una dichiarazione nella quale si diceva che “è semplicemente un errore credere che le forze esercitate da stelle e pianeti al momento della nascita possano in qualche modo influenzare il nostro futuro. Non è nemmeno vero che la posizione di distanti corpi celesti renda particolarmente favorevoli alcuni giorni o periodi, o che il segno sotto il quale uno nasce determini la compatibilità o meno con gli altri. Dobbiamo renderci conto che il futuro risiede in noi stessi, e non negli astri”.
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1 commento:
Chi crede che il futuro risiede in noi stessi compie un atto di assurdo orgoglio intellettuale, l'uomo non è padrone del proprio destino, se non in misura minima. La scienza umana è la più grande illusione dei nostri tempi.
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