Ci siamo. La notte dei "brividi" è alle porte. In molti si sono già attrezzati, disponendo sul davanzale delle finestre, una o più zucche colorate, illuminate dalle candele, acquistando abiti da strega o da vampiro, prenotando cene in qualche chiesa sconsacrata o in un antico maniero abitato dai fantasmi. Che cosa succede? Semplicemente sta per iniziare la notte di Halloween, ricorrenza popolare che affonda le sue radici nella notte dei tempi e che in questi giorni hanno trattato un po’ tutti i media, soffermandosi anche su una curiosa classifica: quella dei cimiteri più cool d'Europa. Al primo posto c'è il cimitero americano di Coleville-sur-mere, in Francia. È il famoso cimitero dei caduti della seconda guerra mondiale, successivo allo sbarco in Normandia del 1944. Ospita le spoglie di 9.500 militari. Al secondo posto, ancora in Francia, c'è il camposanto di Peré-Lachaise, a Parigi. È notissimo per via dei numerosi personaggi illustri che ospita, fra cui lo scrittore Oscar Wilde, il cantante Jim Morrison e la cantante Edith Piaf. Il terzo posto è del cimitero centrale di Vienna. Colpisce per la sua grandezza e per l'eccezionale numero di musicisti che ospita: da Ludwig van Beethoven a Franz Shubert, passando per Johannes Brahms e Johan Strauss. Al quarto posto abbiamo un cimitero italiano; il riferimento è alle catacombe romane risalenti al secondo secolo a.C., ricavate da antichi sepolcri etruschi. A seguire ci sono il cimitero di Highgate (Londra), che accoglie le spoglie di Karl Marx; quello di Leipsig (Germania), un vero e proprio parco caratterizzato dalla presenza di almeno 10mila varietà di rododendro; il camposanto di Montparnasse (Parigi), con le tombe di Charles Baudelaire e di Jean Paul Sartre. Infine nella classifica dei cimiteri più visitati, spiccano il camposanto di Staglieno a Genova, l'antico cimitero ebraico di Praga, e il cimitero protestante di Roma (con le tombe di Percy Bysshe Shelley e John Keats). Ma cosa c'entrano i cimiteri con la notte di Halloween?
Cimitero di Pere Lachaise |
Formalmente nulla. Ma in pratica - siccome la notte di Halloween evoca il "ritorno" in vita dei morti - è come se dai cimiteri ogni salma uscisse dal proprio sarcofago, per prendere un po’ d'aria e far visita ai propri discendenti. Cos'è la notte di Halloween? Si tratta di una festività risalente al periodo precristiano, celebrata in corrispondenza del 31 ottobre. Fino a pochi anni fa era festeggiata soprattutto negli USA e in Canada, ma ultimamente sta avendo una grossa risonanza anche dalle nostre parti. In America, già dagli anni Venti, ci sono aziende che producono gadget e oggettistica varia aventi come riferimento la notte del 31 ottobre. Al suono di frasi del tipo "dolcetto o scherzetto?", i più giovani soprattutto, girano di casa in casa per spaventare più persone possibili e divertirsi in modo inusuale, con un pizzico di magia in più. Tredici il numero perfetto di porte a cui bussare, per portare regolarmente a termine il proprio compito; curiosamente una cifra che i numerologi associano facilmente al cristianesimo, assolutamente contrario alla notte di Halloween. Dodici erano gli apostoli di Gesù, che diventano tredici contando anche la Maddalena. Le apparizioni di Fatima si presentano ai pastorelli dal 13 maggio al 13 ottobre 1917. Giovanni Paolo II viene colpito dal proiettile di Alì Agca il 13 maggio 1981. Difficile dire l'origine esatta della festa popolare, benché gli storici siano tutti concordi nell'affermare che sia molto antica e che abbia a che vedere con l'arcaica suddivisione dell'anno in due parti, in base alla transumanza del bestiame, ovvero al periodo in cui gli animali venivano messi al riparo per fronteggiare i rigori invernali.
In Europa la festa di Halloween è riconducibile ai Celti, che festeggiavano la fine dell'estate con il Capodanno "Samhain", a cavallo fra il mese di ottobre e novembre. "Samhain" era chiamato anche Trinox Samonia, ossia "Tre Notti di Fine Estate", quando i festeggiamenti si protraevano per tre giorni di fila. La festa era presieduta soprattutto dai druidi, i sacerdoti dell'epoca, convinti che durante la "notte magica" le leggi fisiche che regolano lo spazio e il tempo, cessavano di esistere. Costoro passavano di casa in casa per riavviare i fuochi e in questo modo garantire alle famiglie salute e prosperità. Gli uomini comuni, invece, percorrevano i confini delle fattorie impugnando delle torce con le quali tenevano a bada le fate e gli spiriti maligni. L'idea del fuoco è oggi tenuta viva da usanze peculiari, come quella delle zucche che brillano alla luce delle candele. In realtà quest'usanza statunitense, potrebbe essere di origine europea. E sarebbe riconducibile ai fantocci rappresentanti perlopiù streghe, recanti con sé rape vuote illuminate: tracce di usi e costumi di questo tipo sono presenti nella cultura ligure, friulana, piemontese ed emiliana. Probabilmente la ricorrenza di Halloween prende definitivamente piede in USA, in seguito all'arrivo nel 1840 di numerosi emigranti irlandesi, che fuggivano dalla carestia di patate che aveva colpito i loro villaggi.
Dunque la zucca di Halloween potrebbe anche essere il risultato di una leggenda irlandese inerente un uomo di nome Jack (da cui Jack-o-lantern) che ingannò il Male sfidandolo a scalare un albero, sulla cui corteccia aveva inciso una croce. Ovunque si festeggiasse Halloween, le tavole venivano riempite di leccornie, poiché si credeva che i defunti - nel loro peregrinare - avessero bisogno di rifocillarsi. I Celti non temevano i morti, anzi, li riverivano e rispettavano. In seguito, la festività viene adottata anche dai Romani, che la assimilano alla celebrazione di Pomona, in occasione della festa del raccolto. Ma col cristianesimo le feste pagane subiscono un duro attacco: i papi fanno di tutto per farle cadere nel dimenticatoio. Ma senza successo. Il periodo di Halloween, infatti, ancora oggi, coincide la festa di Tutti i Santi, istituita da papa Bonifacio IV e coincidente precisamente con la notte dei fantasmi dal 1048, in seguito alle direttive impartite da Sant'Odilone di Cluny. Anche adesso la chiesa osteggia questo tipo di festività. "Le zucche sono buone per farci i tortelli", diceva il compianto vescovo Alessandro Maggiolini. Mentre il cardinale Martini afferma che "questo tipo di feste è estraneo alla nostra tradizione, a valori immensi come il culto dei defunti che apre la speranza all'eternità". Ma tant'è. "I mostri sepolti si svegliano, i licantropi ululano, le streghe inforcano le scope, e sfrecciano nel cielo… e intanto dalle foreste di querce usciranno gli gnomi e dal ventre della terra scaturiranno i demoni abissali". Buon Halloween a tutti!