Modulo operativo presso la base di lancio cinese |
Si chiama Tiangong-1 ed è la prima stazione spaziale cinese che, dal prossimo autunno, brillerà nei cieli terrestri. Il primo modulo abitabile battezzato il “Palazzo celeste” sta arrivando sulla rampa del poligono di Jiuquan, da dove decollerà fra settembre e ottobre. A Parigi, presso il salone aerospaziale, la presentazione ufficiale del progetto che dovrebbe essere completato entro il 2020. In più s'è parlato del primo sbarco lunare cinese e di altre missioni che avverranno nei prossimi anni, fra cui il collaudo del potente lanciatore Lunga marcia-5; è allo studio anche un programma di meteorologia spaziale, che sarà pienamente operativo nel 2012 con l'invio di particolari satelliti. Il “Palazzo celeste” è rappresentato da sei moduli abitabili, collegati a una struttura centrale: nell'insieme il peso è di 65 tonnellate. «Le tecnologie necessarie per realizzare la nostra stazione e affrontare permanenze a lungo termine dei nostri taikonauti ora le possediamo interamente», spiega Qi Faren, progettista capo delle navicelle spazilai Shenzhou. Un lavoro iniziato nel 1992, all'insegna della cosiddetta terza fase del programma di volo umano. Dopo il lancio autunnale, entrerà in azione la navicella Shenzhou-8 che, priva di equipaggio, verificherà il livello di sicurezza dei moduli, che voleranno successivamente con all'interno i taikonauti. La stazione orbitale cinese ruoterà intorno alla Terra alla stessa altezza della ISS, la stazione spaziale internazionale, a circa 400 chilometri dalla superficie del pianeta, ma seguendo un'orbita alternativa, a 40 gradi di latitudine nord.
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