lunedì 14 maggio 2012

Lotta allo stafilococco


Una sostanza presente in una rara pianta che cresce in Cile potrebbe aiutare a combattere lo Staphylococcus aureus, un batterio pericoloso che resiste all'azione antibiotica e infesta gran parte dei nostri centri ospedalieri. A capo dello studio c'è il chimico Jes Gitz Holler che ha viaggiato a lungo nella foresta pluviale con altri scienziati dell'Università di Copenaghen. Gli esperti si sono prodigati per raccogliere piante ed erbe che da millenni gli abitanti locali sfruttano per curare i propri mali. Holler ha così individuato in un avocado cileno (Persea lingue) una sostanza, poi battezzata Composto 1, che ha il potere di bloccare la pompa interna alle membrane del batterio MRSA, in grado di espellere gli antibiotici rendendoli inutili. «Abbiamo raccolto numerose specie e le abbiamo vagliate per vedere quali avevano maggiore efficacia», ha spiegato Holler. «Sulle più promettenti abbiamo eseguito l'isolamento guidato da prova biologica». In altre parole - si legge sulla rivista Science – gli estratti delle piante sono stati separati nelle loro componenti per capire quali fossero responsabili dell'effetto antibatterico. Staphylococcus aureus è la più comune causa di infezione concernente le fasi post-operatorie. Può arrivare a provocare infezioni letali, come la setticemia. Così, quando alcuni suoi ceppi, gli MRSA, sono in grado di contrastare gli antibiotici il problema diviene difficile da gestire. In futuro si tenterà, quindi, di scoprire se il Composto 1 è tossico all'interno dell'organismo e che effetto ha su di esso l'attività dell'apparato digerente. Se non dà problemi si potrà pensare di somministrare la nuova sostanza prima degli antibiotici. «La ricerca deve seguire nuove strade, una è quella delle sostanze naturali», chiude Holler.

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