L'emotività è donna, si sa, tanto è vero che ogni
smanceria viene prima di tutto ricondotta all'universo femminile. Eppure non è
sempre così, specialmente quando c'è da pronunciare la più importante frase del
genere umano: ti amo. Stando, infatti, a una ricerca pubblicata su Journal of
Personality and Social Psychology, la fatidica confidenza è soprattutto appannaggio
dell'uomo. Si stima che nel 62% dei casi, all'inizio di una relazione, è il
maschio per primo a dire "ti amo". E di solito arriva a farsi avanti
tre mesi dopo l'incontro inaugurale. La donna, al contrario, è più cauta. Pare
più titubante, e finisce col rivelare il proprio amore al partner almeno cinque
mesi dopo il primo appuntamento. Per le donne la "delicatezza"
maschile è sovente il subdolo tentativo di portarne a letto un'altra; per gli
uomini è invece un reale sentimento, che deve essere espresso il più in fretta
possibile, prima che la nuova conquista prenda altre strade. Chi ha ragione? In
parte entrambi. Ma il meccanismo comportamentale che determina questo risultato
è tutt'altro che scontato, e sconfina nel mondo dell'antropologia e
dell'evoluzione umana. Donne e uomini, di fatto, non cercano esattamente la
stessa cosa quando decidono di frequentarsi. La donna punta alla persona giusta
perché vuole mettere al mondo dei figli che poi vanno necessariamente accuditi,
seguiti, cresciuti; individuo che deve rispondere a requisiti speciali, talvolta
lontani dai desideri maschili, e difficili da mettere correttamente a fuoco. Per
una scelta oculata, quindi, ha bisogno di tempo. La donna vuole ponderare con
precisione il partner al quale rivelare il proprio amore, perché da lui dovrà e
vorrà dipendere per portare avanti una famiglia. Per l'uomo la scelta è
differente, e obbedisce a un istinto riproduttivo più marcato, non
rigorosamente legato alle cure parentali. Certo, il discorso, riflette gli albori
della civiltà, quando i concetti di famiglia e clan spesso si fondevano fra
loro, tuttavia alcune attitudini comportamentali permangono nell'uomo moderno e
sono le stesse che contraddistinguevano i nostri lontanissimi antenati. Infine
i ricercatori hanno messo in luce il momento preferito dai due sessi per
sentirsi dire "ti amo". Per gli uomini è prima di avere un rapporto
intimo, perché inevitabilmente legato alla consapevolezza di essere riuscito
nella conquista e all'ipotesi di un felice futuro sessuale. Per la donna,
invece, è preferibile sentirselo dire dopo essere andati a letto insieme,
perché conferma la validità di un sentimento sincero, non finalizzato a una
storia da una notte. Quel che conta, in ogni caso, è che non ci si fermi alla
"prima volta", ma si vada oltre. Secondo gli studiosi, infatti, è
importante per la solidità della coppia esprimere apertamente i propri
sentimenti, prerogativa che, in questo caso, aumenta l'autostima, la fiducia
nel rapporto, e aiuta a condividere le gioie (e i dolori) della quotidianità.
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