Chi non ha mai immaginato di poter arrampicare sui muri come fa l’Uomo Ragno, di possedere una vista a raggi X o di coprirsi con un mantello invisibile? Ebbene vari scienziati sono convinti che tutto ciò sarà possibile nel giro di 30 anni. Come James Bond potremo, inoltre, usufruire di zaini speciali che ci consentiranno di volare; e come il dottore McCoy, di Star Trek, potremo utilizzare strumentazioni mediche per individuare e guarire ferite interne. Entro tre decadi sarà dunque possibile utilizzare gran parte dei poteri dei nostri supereroi preferiti, anche se, oggi, ci sembra impossibile; così come, del resto, 30 anni fa, sembravano impossibili internet, il cellulare e l’iPod. Era il 1979 quando degli scienziati giapponesi firmarono il lancio del primo cellulare, a Tokyo, un prodotto sul quale scommisero in pochi. E dunque oggi, in occasione del 30esimo anniversario della sua nascita, la rivista New Scientist, ha compilato una lista dei dieci gadget che potrebbero diventare d’uso quotidiano entro il 2039. La vista ai raggi X consentirà all’uomo di vedere oltre i muri e le barriere (e i vestiti). In realtà qualcosa del genere è già in funzione in alcuni aeroporti americani, ma non è certo alla portata di tutti e inoltre si tratta di marchingegni di proporzioni notevoli. In Inghilterra stanno conducendo studi sugli ultrasuoni e le onde radio che potrebbero portare presto a occhiali a raggi X. Anche il mantello dell’invisibilità che indossa Harry Potter potrebbe essere realizzato nel giro di pochi anni. Sia in Usa che in Cina degli studiosi stanno infatti sviluppando materiali in grado di ingannare l’occhio umano, distorcendo le luci e le frequenze visibili. Si parla di meta-materiali, come quelli approntati dai ricercatori dell’Università della California, a Berkeley. In Star Trek si comunicava con strumenti che oggi possiamo ricondurre ai cellulari, e dunque un domani potremo ancora una volta ispirarci alla nota serie statunitense di fantascienza, per usufruire di sistemi medici innovativi. A tal proposito dei ricercatori Usa stanno lavorando con gli ultrasuoni per realizzare un dispositivo portatile che potrebbe guarire ferite profonde senza la necessità di recarsi all’ospedale. Si tratta di una specie di scanner in grado di leggere all’interno di un paziente, individuando la sede colpita dal male (per esempio un’arteria) e guarendola con un raggio cauterizzante. Per questo tipo di invenzione sono previsti entro la fine dell’anno i primi test sull’uomo, presso l’università di Washington, a Seattle. Sean Connery, nel film Thunderball, usa una specie di zaino per alzarsi in volo e muoversi verso nuovi lidi. E così, da domani, anche noi potremo usufruirne. In realtà, qualcosa del genere, c’è già. L’ha sviluppato l’inventore neozelandese Glenn Martin, ma il suo costo per il momento è proibitivo: 63mila euro. Dal 2010 in ogni caso si potrà volare fino a 2,4 chilometri di altezza per 30 minuti, grazie alla propulsione ‘a getto’, esattamente come lo 007 più famoso del mondo. Fra non molto potremo anche muoverci sui muri o pendii ripidi come Spider-Man: dei materiali basati sul design dei piedi del geco – piccolo rettile simile alle lucertole - potrebbero infatti dar vita a guanti e stivali di nuova generazione in grado di vincere la forza di gravità. New Scientist illustra anche dei vestiti speciali che ci consentiranno di avere sempre caricato il cellulare, mandando le tradizionali batterie in pensione. Anche qui siamo già a buon punto. Zhong Lin Wang, studioso americano, ha infatti realizzato una fibra tessile con circuiti elettrici che è in grado di generare energia, sfruttando quella prodotta dal nostro corpo in movimento, dal battito del nostro cuore e persino dal vento. Potremo poi contare su navette spaziali personali (a mo’ di utilitarie), tv che diffondono profumi e odori, con le immagini e i suoni, e branchie artificiali che consentiranno ai subacquei di respirare senza limiti. Infine avremo la possibilità di avvalerci di uno strumento in grado di tradurre immediatamente un linguaggio da un altro, come fa Babel Fish in ‘The Hitchhiker's Guide To The Galaxy’ (Guida Galattica per gli autostoppisti) di Douglas Adams. Si partirà da qualcosa che c’è già - vale a dire un software utilizzato dai soldati Usa in Iraq in grado di tradurre immediatamente le frasi dall’arabo all’inglese - e dal suo perfezionamento potremo quindi giungere tutti a comprendere all’istante un interlocutore straniero. “Leggere in una sfera di cristallo potrebbe essere un’impresa davvero ardua... – dicono gli scienziati su New Scientist – tuttavia, in 30 anni, questi gadget, potrebbero davvero rivoluzionare la nostra vita, forse più del cellulare, dell’iPod e di internet”.
(Pubblicato su Libero il 27 gennaio 09)
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