Si dice che siano
soprattutto frutta e verdura a fare bene alla salute, per via
dell'alto contenuto di antiossidanti. Oggi, però, si scopre che
questa caratteristica è riscontrabile anche in un cibo che
l'immaginario collettivo (ma anche le campagne mediche) difficilmente
assimilano a una dieta salutare: i popcorn. Gli studiosi della
Scranton University in Pennsylvania hanno infatti riferito che, il
prodotto per antonomasia di feste popolari e sale cinematografiche,
contiene grandi quantità di polifenoli, principi attivi dal
conclamato potere antiossidante; sotto questa categoria rientrano
tutte quelle sostanze in grado di contrastare i radicali liberi,
molecole alla base dell'invecchiamento e dell'insorgenza di molte
patologie. La ricerca, presentata nel corso del 243esimo meeting
dell'American Chemical Society (Acs), a San Diego, ha preso in
considerazione la quantità di polifenoli presenti in frutta,
verdura, popcorn e vari altri alimenti. S'è, dunque, visto che i
polifenoli sono concentrati soprattutto nei popcorn, mentre negli
altri cibi, compresi frutta e verdura, risultano troppo diluiti e,
quindi, meno efficaci: l'acqua rappresenta solo il 4% del peso dei
popcorn, contro il 90% del peso riscontrabile in un frutto. «Ciò
non significa che il popcorn può rimpiazzare la frutta, considerata
una fonte di vitamine e di minerali insostituibili», dice Joe
Vinson, a capo dello studio, «ma può essere un modo piacevole per
assumere sostanze preziose per l'organismo». Vinson rivela che la
concentrazione di antiossidanti nei popcorn è analoga a quella delle
noci, ed è fino a 15 volte superiore a quella presente nelle
tortillas integrali. È stato inoltre calcolato che il contenuto
totale di polifenoli in una porzione di popcorn può raggiungere i
300 mg, rispetto ai 160 mg di una porzione di frutta e ai 114 mg di
una di mais dolce; quantità pari a circa il 13% delle dose
giornaliera raccomandata dagli specialisti. Secondo gli studiosi la
concentrazione di polifenoli non è equamente distribuita nel
prodotto nutrizionale, ma risulta maggiore nella parte dura
dell'alimento, quella che (tanto per intenderci) con maggiore
facilità finisce per incastrarsi fra i denti. Joe Vinson, alla luce
di questi risultati, spezza definitivamente una lancia in favore di
un alimento troppo spesso bistrattato e conclude dicendo che i
popcorn «meritano più rispetto perché sono l'equivalente
nutrizionale delle pepite d'oro». Rappresentano, quindi, una merenda
ideale, essendo l’unico snack costituito al 100% da cereale
integrale. «Tutti gli altri cereali, anche quando li chiamano
integrali, sono in realtà lavorati e amalgamati con altri
ingredienti», spiega Vinson; «il termine 'integrale' significa
soltanto che una percentuale superiore al 51% del prodotto è il
cereale intero». Un occhio di riguardo va, infine, alla tecnica di
preparazione dell'alimento. L'ideale, infatti, è cuocere i popcorn
ad aria calda senza l'aggiunta di burro e olio, né di sale e
zucchero. «Altrimenti», conclude il ricercatore, «possono
diventare un incubo nutrizionale carico di grasso e calorie».
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