Si sa che il cane è il migliore amico dell'uomo e che il primo incontro fra i due sia avvenuto migliaia di anni fa. Più difficile capire dove si sia verificato. Ora, però, un nuovo studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, svela l'arcano mistero: il primo addomesticamento sarebbe avvenuto a cavallo fra Nepal e Mongolia 15mila anni fa. E' il risultato di una ricerca genetica condotta in Usa. Gli esperti hanno analizzato 185mila marcatori genetici prelevati da più di 5mila cani. Sono stati messi a confronto animali che vivono allo stato brado e mantengono un pool genetico facilmente riconducibile ai canidi pre addomesticamento, con quelli "ibridi", figli di incroci dipendenti dall'attività umana. In questo modo è stato possibile risalire al filone genetico più antico che si perde negli infiniti e perduti territori dell'Asia centrale. Secondo gli studiosi il cane moderno deriva dai lupi che per primi si avvicinarono agli accampamenti umani in cerca di cibo.
Fu la conseguenza del progressivo e repentino cambiamento climatico legato alla fine dell'ultima glaciazione, quella wurmiana. Si concluse con l'inizio dell'Olocene su per giù 12mila anni fa. I ghiacci si ritirarono, la popolazione umana crebbe e così quella dei grandi predatori sempre più abituati a nutrirsi degli scarti lasciati indietro dall'Homo sapiens sapiens. A lungo andare il rapporto fra le due specie si fece sempre più stretto, il lupo perse un po’ della sua aggressività, creando i presupposti per una convivenza pacifica e "simbiotica" con l'uomo moderno. Prima di questo studio, il più importante in termini genetici, si pensava che l'addomesticamento del cane fosse avvenuto 16mila anni fa in Cina. Dopo il cane l'uomo addomesticò la capra (10.000 a.C.), la pecora (8.000 a.C.), e la mucca (8.000 a.C.); giungendo così all'alba di una nuova era che portò all'esplosione demografica dell'uomo e al consolidamento di due pratiche sconosciute a tutti i nostri antenati del Pleistocene: l'allevamento e la pastorizia.
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