Sono 23mila le persone in lista d’attesa per il primo volo turistico nello spazio. Due ore e mezzo di volo, cinque minuti in assenza totale di gravità, uno sguardo al Pianeta azzurro come non si è mai visto, da oltre 100 chilometri di altezza. Se tutto andrà come previsto, il viaggio inaugurale avverrà entro il 2011. Intanto ieri nel deserto Mojave, in California, è avvenuta l’inaugurazione ufficiale (con volo dimostrativo in tarda serata, piena notte in Italia) di SpaceShipTwo (SS2) e WhiteKnightTwo (WK2), i due mezzi che consentiranno all’uomo di viaggiare nello spazio per puro diletto (alla considerevole cifra di 200mila dollari). Trecento gli invitati tutti muniti di biglietto per il volo, fra cui il pilota della Formula Uno Ruben Barrichello. Li ha accolti Richard Branson, miliardario britannico col pallino del turismo spaziale, capo della Virgin Galactic, la compagnia che organizzerà i voli, e il progettista del sistema SS2-WK2, Burt Rutan. SpaceShipTwo è stato realizzato prendendo spunto da SpaceShipOne, spazioplano suborbitale che ha compiuto il primo volo spaziale il 21 giugno 2004 e ha vinto, il 4 ottobre dello stesso anno, il premio Ansari X da 10 milioni di dollari, per aver raggiunto i 100 chilometri di quota. Otto i posti disponibili: due per i piloti e sei per i passeggeri che, prima di imbarcarsi, dovranno superare appositi test concernenti la permanenza nello spazio in assenza di gravità. SpaceShipTwo volerà a 110 chilometri di altezza (dieci chilometri più in alto di SS1) dopo essersi staccata da WhiteKnightTwo a 15mila metri di quota, grazie all'azione di un motore a razzo ibrido, muovendosi a circa 4.200 chilometri all'ora. Minimo l'impatto ambientale: l'anidride carbonica prodotta dal volo per ogni turista spaziale sarà circa un quarto di quella emessa in un viaggio aereo tradizionale Londra-New York, andata e ritorno. La cabina di SS2 è lunga 3,66 metri, e il suo diametro misura 2,28 metri. 8,23 metri la lunghezza delle ali. WhiteKnightTwo è invece l'aereo destinato al trasporto di SS2. "È un mezzo davvero eccezionale", dice Peter Siebold, uno dei piloti, "sebbene possa apparire insolito visto da terra, in fase di manovra non differisce dagli altri, anche se può arrivare fino a 18mila metri di quota". Battezzato 'Eve" in onore della madre di Branson è l'aereo più grande del mondo, interamente costruito in carbonio composito, con un'ala unica lunga 50 metri. Ha già compiuto numerosi flight test che hanno ufficializzato la sua autonomia e sicurezza. Fra i futuri piloti che potranno guidare WK2 c'è anche Niki Lauda, campione di Formula Uno e fondatore della Lauda Air. Il turismo spaziale, dunque, è davvero alle porte e non servirà solo a divertire magnati col desiderio di vedere le stelle più da vicino, ma anche a sviluppare nuove idee per i trasporti aerei in generale, e le attività legate alla ricerca spaziale. A questo proposito Carolyn Wincer, direttrice di vendite di Virgin Galactic, dice che "è necessario far funzionare il turismo spaziale per poter rinnovare le tecnologie spaziali del futuro". Con esso si aprono, infatti, nuove frontiere per la messa in orbita dei satelliti, per trasporti cargo e umani verso la Stazione Internazionale e verso i futuri alberghi spaziali. "Vogliamo spingerci molto oltre il suborbitale", chiude Wincer, "offrendo l'opportunità di voli ipersonici tali da collegare Londra a Sidney in due ore". (Pubblicato su Libero l'8 dicembre 09)
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