mercoledì 2 settembre 2009
Ace-inibitori contro l'insufficienza renale
Una scoperta che potrà portare alla terapia definitiva in grado di contrastare l’insufficienza renale e quindi la necessità di ricorrere alla dialisi o al trapianto. Secondo gli specialisti del Mario Negri di Bergamo una nuova categoria di farmaci, gli Ace–inibitori, utilizzati di solito per combattere l’ipertensione, sarebbero infatti in grado di indurre il rene ad autorigenerarsi, facilitando la formazione ex-novo di arteriole (glomeruli) renali, fondamentali per filtrare il sangue. L’impiego di Ace-inibitori nell’uomo ha già dimostrato di essere in grado di arrestare o perlomeno rallentare il progressivo deterioramento della funzione renale, ma non si era ancora avuta la conferma relativa all’eventualità di far addirittura regredire il male. Lo studio è stato compiuto sui topi. I ricercatori del Mario Negri hanno trattato una parte dei roditori colpiti da patologie renali con Ace–inibitori e un’altra senza medicinali. Il risultato è stato sorprendente. Analizzati i topi del primo gruppo, si è visto che la malattia renale anziché progredire, regredisce. “Abbiamo osservato che, mentre nei ratti non sottoposti a trattamento farmacologico si evidenziavano gravi lesioni del rene – dicono gli studiosi - nel gruppo trattato con farmaci Ace era al contrario visibile una rigenerazione dei capillari nel tessuto renale malato”. Lo stesso quindi potrebbe (dovrebbe) accadere anche nell’uomo se si pensasse di sottoporlo a una cura della durata di almeno 8–10 anni. Obiettivi per il futuro? Arrivare alla completa autorigenerazione del rene malato, risparmiando ai pazienti il trapianto dell’organo o la dialisi. “Mentre fino ad ora si è solo cercato di rallentare la velocità di riduzione della funzione renale per allontanare nel tempo la necessità di ricorrere alla dialisi o al trapianto, oggi sembra possibile riuscire a fare regredire il danno renale al punto da recuperare la stessa funzione renale – hanno concluso i ricercatori. Lo studio, pubblicato sulla rivista Kidney International (organo ufficiale della Società Internazionale di Nefrologia), è stato coordinato dall’immunologo Giuseppe Remuzzi, dell’Istituto Mario Negri e direttore del dipartimento Trapianti dell’ospedale di Bergamo.
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