venerdì 27 novembre 2009
Addio a Lucky, la pecora più vecchia del mondo: aveva 23 anni
Se n'è andata alla veneranda età di 23 anni la pecora più vecchia del mondo. Si chiamava Lucky (nella foto) e viveva a Lake Bolac, un piccolo centro australiano di 300 anime, a ovest di Melbourne. Da tempo l'animale non stava bene e accusava disturbi di ogni genere, soprattutto di natura artritica. Inoltre aveva perso tutti i denti. Secondo gli esperti è molto raro che un ovino possa raggiungere l'età di Lucky: di solito le pecore, infatti, vivono fino a 15-16 anni. L'animale è stato sepolto sotto il suo albero preferito, un nocepesco nei pressi dell'allevamento in cui viveva. Notizie relative ad animali ultralongevi stanno diventando piuttosto frequenti negli ultimi tempi, grazie al miglioramento delle tecniche di allevamento e all'alimentazione sempre più consona alle esigenze delle specie zootecniche. Fra gli animali domestici più longevi ci sono i cani e i gatti, le cui condizioni generali sono nettamente migliorate da qualche decennio a questa parte. In particolare i veterinari sostengono che Fido e Micio vivono in media 2 anni in più (equivalenti a 10 umani) rispetto a 20 anni fa. Oggi, quindi, un quattrozampe casalingo, campa circa 13 anni, contro gli 11 degli animali domestici degli anni Ottanta. Secondo l'Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) Parma è la città dove cani e gatti vivono meglio. A seguire ci sono Milano, Lucca e Firenze. Fanalino di coda vari centri meridionali dove il randagismo continua ad essere molto diffuso.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
Oggi praticamente ogni organo può essere trapiantato, consentendo la sopravvivenza (anche di molti anni) di individui altrimenti spacciati. ...
-
La maggior parte delle persone, quando parla al telefono o partecipa a una riunione, se ha a disposizione un foglio bianco e una biro, si ri...
-
Adamo: 930 anni. Set: 912. Noè: 950 anni. Matusalemme: 969 anni... Sono gli anni che avevano alcuni dei più importanti personaggi della Bibb...
Nessun commento:
Posta un commento