sabato 6 giugno 2009
Tumori e infezioni: li terremo a bada con i virus
È migliaia di volte più piccolo di un capello. Ha una parte rappresentata da una capsula in oro massiccio; e un’altra, la “cabina di pilotaggio”, da un batteriofago, un virus. La sua funzione? Veicolare i farmaci in aree prestabilite dell’organismo, e “fotografare” aspetti della fisiopatologia umana come nessun altro strumento medico riuscirebbe a fare. Il riferimento è al cosiddetto Bio-nanoshuttle, un microscopico apparecchio inventato da ricercatori texani per fornire ai medici una arma in più per la cura di neoplasie e la diagnosi di parecchi altri mali. Pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), il lavoro di Renata Pasqualini e Wadih Arap, aspetta di essere testato per la prima volta sull’uomo, dopo una serie di test positivi compiuti in laboratorio. Secondo gli studiosi il batteriofago, ingegnerizzato grazie a tecniche biotecnologiche, è in grado di svolgere la sua azione in aree precise del corpo perché “contiene un codice di avviamento del tessuto di interesse”. Peraltro il rivestimento in oro esclude la possibilità di reazioni negative con l’organismo. A ciò gli scienziati sono giunti dopo aver evidenziato che il sistema circolatorio dell’uomo contiene specifici “indirizzi” molecolari che contraddistinguono la localizzazione di un organo o di un tessuto, e che i singoli vasi acquisiscono un indirizzo anomalo nei punti critici del corpo. I virus, comunque, non serviranno solo per combattere i tumori ma anche le infezioni, malattie come setticemia, polmonite, endocardite. Secondo gli studiosi i virus batteriofagi, messi a contatto con un batterio specifico da debellare, sono in grado di iniettare il loro Dna per riprodursi. Sfruttando i ribosomi dell’ospite, le cosiddette fabbriche delle proteine, danno vita alla progenie virale. Passo successivo: l’invasione. Usando il battere come una fabbrica, in una trentina di minuti i fagi producono centinaia di cloni identici. Infine, con centinaia di virus batteriofagi, il batterio si gonfia fino a esplodere, debellando l’infezione. Secondo Alexander Sulakvelidze dell’università del Maryland i virus fagi potranno addirittura sostituire gli attuali antibiotici. Tenendo anche conto del fatto che ogni anno in Usa le infezioni batteriche che presentano resistenza agli antibiotici aumentano i costi sanitari di quattro miliardi di dollari.
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