L’universo? È molto più vecchio di quanto supposto finora. Secondo Neil Turok, fisico dell’università di Cambridge, nel Regno Unito, avrebbe addirittura 986 miliardi di anni, mentre si è soliti considerarlo non più vecchio di 13,6 miliardi di anni. Ma come è stato possibile arrivare a ciò? Turok dice che l’energia oscura – argomento tabù anche per gli astronomi che ancora non hanno capito da dove arrivi – ha una forza troppo piccola per essere stata prodotta da un solo Big-Bang. E dunque la sua esistenza è spiegabile solo supponendo una lunga sequenza di esplosioni e implosioni di materia e di universi che si sono susseguiti l’uno all’altro. Da ciò la nuova teoria denominata del “quantum bounce”, ovvero del “rimbalzo quantico”. Prendendo a prestito dalla fisica delle particelle la teoria delle stringhe, quella che spiega alcune stranezze del mondo microscopico attraverso modelli matematici a ben dieci dimensioni, lo studioso ha stabilito che prima del nostro universo ce n’era un altro che anziché espandersi, si contraeva. Dallo studio divulgato su Physical Review Letters si evince pertanto che l’universo prima del nostro era un universo sottoposto a forze gravitazionali eccezionali. Con esse tutta la materia precipitò su se stessa fino al punto in cui presero il sopravvento le cosiddette “proprietà quantistiche”. Da qui infine avrebbe avuto origine il Big-Bang che tutti conosciamo. In realtà l’idea di un universo prima del nostro era già stata accarezzata in passato, tuttavia è questa la prima volta che viene descritto il tutto in termini matematici definendo anche precise condizioni spazio-temporali e stabilendo quindi che l’universo in generale ha 986 miliardi di anni. Dunque la maggior parte dei cosmologi sta ora valutando l’ipotesi dello scienziato di Cambridge e i pareri emergenti sono contradditori: “La comunità scientifica è molto scettica – dice David Lyth, cosmologo dell’università di Lancaster, nel Regno Unito. Altri sono più caustici: “È un’idea assurda che può piacere solo ai giornalisti - sostiene Andrei Linde, dell’università di Stanford, in California. Ma controbatte Turok, con il cosmologo Paul Steinhardt dell’università di Princeton in New Jersey: “C’era da aspettarsele simili reazioni. In fin dei conti stiamo andando contro delle convinzioni molto radicate”.
Molti astronomi ritengono che l’universo abbia avuto inizio con il cosiddetto Big-Bang circa 14 miliardi di anni fa. In una frazione di secondo, l’universo crebbe, da dimensioni inferiori a quelle di un singolo atomo, fino a superare quelle di un’intera galassia e continuò a crescere ad un ritmo incredibile. Il primo a parlarne fu nel 1927 il belga Georges Lemaître.
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