sabato 10 maggio 2008
Mani, testa, gambe. Il significato dei nostri gesti
Chi di noi, magari immerso in un lavoro particolarmente difficile, non è mai trovato a mordere una penna o una matita? Ebbene, un gesto di questo tipo non è casuale. Si tratta di un movimento messo appositamente in atto dal nostro corpo per scaricare la tensione. È questo uno fra i tanti esempi concernenti “il linguaggio del corpo”. Stando agli scienziati sono numerosi i gesti quotidiani - apparentemente insignificanti - che in realtà mettono in luce un aspetto specifico del nostro carattere, o un impellente bisogno. Eccone alcuni. Gesticolare mentre si parla significa rafforzare ciò che stiamo dicendo con le parole. Il fenomeno è strettamente legato alla emotività: tanto più si gesticola tanto più si è facilmente eccitabili. Portare a destra l’orologio, se non si è mancini, è un pretesto per comunicare al mondo che si è diversi, anticonformisti; spesso chi si comporta in questo modo è un individuo che vuole sfidare la società. Mettersi le mani in tasca è un gesto che consente di sentirsi più sicuri. Dunque chi ha sempre le mani infilate nei pantaloni o nella giacca è verosimilmente un individuo titubante e incerto. Chi, però, avendo le mani in tasca, lascia fuoriuscire il pollice - a mo’ di un leggendario cowboy cinematografico - indica la volontà di primeggiare sugli altri. Anche il modo diverso di sedersi esprime diversi significati. Chi siede dando l’impressione di essere pronto ad alzarsi da un momento all’altro, è perché vorrebbe trovarsi da tutt’altra parte. Chi si accomoda ai bordi del divano o addirittura su un bracciolo denota nervosismo e insofferenza. Chi accavalla le gambe dimostra di essere una persona chiusa e asociale. Infilarsi le dita nel naso è un gesto biasimevole in tutti i sensi, tuttavia c’è chi lo compie abitudinariamente, anche quando si trova in un luogo pubblico, con di fronte magari delle persone: si tratta di individui che recepiscono in maniera errata le regole sociali. Poi c’è chi si saluta con una stretta di mano, e chi lo fa con un bacio. La stretta di mano vigorosa rivela un carattere forte e a volte aggressivo, una debole denota timidezza. Chi si saluta con un bacio è un individuo socievole, mentre non si può dire altrettanto per chi lo evita. E le persone che parlano da sole? Sentono il bisogno di scaricare la tensione, esattamente come chi si mangia le unghie, altro gesto incontrollato e molto frequente. Infine anche le modalità di guida e la direzione del fumo che veicoliamo fumando una sigaretta sono in grado di dare ragguagli in merito alla nostra personalità. Chi guida insicuro si avvicina eccessivamente al volante e lo regge con eccessiva forza; al contrario chi è più smaliziato e sicuro alla guida si tiene a debita distanza dal cruscotto e impugna il volante quasi accarezzandolo, o a volte, addirittura, lo manovra con una sola mano. Tra i fumatori chi espelle il fumo verso l’alto vuole dimostrare la propria superiorità, viceversa chi lo espelle verso il basso è perché intende metaforicamente nascondersi dal fumo, e quindi proteggersi dal diretto confronto con il prossimo.
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