Ogni anno nel mondo sono migliaia i bimbi che muoiono nel sonno per colpa della Sids o “Sudden Infant Death Syndrome”. È una malattia di cui si sa poco o nulla, ma che ora, grazie a uno studio effettuato da scienziati della Harvard Medical School di Boston, potrà essere meglio combattuta. Fino a oggi si pensava che la cosiddetta “morte in culla” dipendesse essenzialmente da un cattivo funzionamento del cuore. In realtà gli studiosi statunitensi dicono che il fenomeno è dovuto a un cattivo funzionamento del cervello, e che le crisi cardiorespiratorie tipiche della malattia, sono la conseguenza di ciò. Sotto esame un’area specifica del cervello, quella che controlla le attività involontarie come il respiro e il ciclo sonno-veglia: è la zona del midollo allungato. Qui, dicono i ricercatori, avverrebbe qualcosa di anomalo, soprattutto nei maschi: si accumulerebbero in sovrappiù neuroni che sintetizzano la serotonina, ormone del cervello umano responsabile di numerose funzioni. Questi neuroni in pratica impedirebbero al cervello di reagire a condizioni di soffocamento o posizioni scomode durante il sonno. Pertanto se un bimbo si trova a dormire a testa in giù, non riuscendo a respirare, finisce per perdere coscienza e non svegliarsi più. Gli studiosi sono arrivati a questo risultato scrutando con accortezza i meccanismi fisiologici di bimbi colpiti da SIDS. Oltre all’eccezionale presenza di neuroni che sintetizzano la serotonina gli scienziati hanno notato nei piccoli malati anche anomalie nel numero e nell’attività delle proteine recettoriali, necessarie alla serotonina per controllare la respirazione. La SIDS rappresenta la prima causa di mortalità nella fascia di età da 1 a 12 mesi di vita. È più frequente tra i due e i quattro mesi e dei bambini che muoiono circa il 60 percento sono di sesso maschile. L’incidenza della SIDS varia da casistica a casistica da un minimo di 0,5 per 1000 nati vivi ad un massimo di 3,5 per mille. In Italia nascono ogni anno 500mila bambini circa e da 250 a 3500 possono essere le morti dovute a SIDS. Ovviare al problema si può anche osservando alcuni accorgimenti. Bisogna mettere il bambino a dormire in posizione supina (a pancia in su). Poi è necessario evitare il caldo eccessivo, il fumo durante la gravidanza, il fumo passivo, e combattere le infezioni delle vie respiratorie. L’allattamento al seno risulta in ogni caso un fattore protettivo.
(Pubblicato su Libero il 28 novembre 06)
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