Intervista a Fatih
Biro, economista, capo della IEA
Marzo
2012, corrieredellasera.it
In
un mondo preoccupato per le emissioni di gas serra, portare l'energia
a tutti non farebbe che aggravare la situazione?
È
un falso problema. Non si tratta di portare di colpo queste
popolazioni a uno stile di vita occidentale, ma di consentire un
livello minimo di energia tale da farle uscire dall'indigenza: dato
che i loro consumi sarebbero bassissimi, le emissioni globali
aumenterebbero soltanto dello 0,6%»
Giugno
1999, Reuters
Cosa
ci possiamo aspettare dall'innalzamento dei prezzi del petrolio?
I
prezzi alti del petrolio hanno due conseguenze: da un lato
incentivano gli investimenti verso le tecnologie alternative e in
generale verso le rinnovabili. Cosa che spiega come di fronte a
prezzi così bassi come quelli attuali il mercato delle rinnovabili
sia in crisi. Dall'altro però se i prezzi sono troppo alti frenano
la crescita e disincentivano o rendono impossibili gli investimenti.
Aprile
2011, Catalyst
Cosa
sta accadendo nel mercato del petrolio mondiale?
L'era
dei bassi prezzi del petrolio ormai è terminata e dobbiamo
prepararci a prezzi più alti. Temo però che i governi non siano
ancora pronti a fronteggiare tutti i problemi che questo comporterà.
Inoltre bisogna fare in modo che il settore dei trasporti si
ri-orienti virando verso l'elettrico interrompendo la sua centenaria
dipendenza dal petrolio.
Luglio
2007, blogosfere.it
Gli
unici Paesi che possono cambiare il corso degli eventi?
Iraq
e l'Arabia Saudita.
C'è
un enorme punto interrogativo.
Non
conosciamo le reali riserve. Il governo saudita parla di di 230
miliardi di barili. Io non ho ragioni per dubitare di queste cifre.
Ma in realtà, l'Arabia Saudita deve essere più trasparente in
proposito. Il petrolio è critico per tutti noi, è nostro diritto
sapere quanto ne è rimasto.
Cosa
succede alle grandi compagnie petrolifere private in questo nuovo
scenario che, secondo voi, sarà dominato sempre più dalla fiducia
nei paesi produttori?
“Majors”
come Exxon, Rafter-Texaco, Shell, e Total LP saranno in difficoltà.
Devono ridefinire le loro strategie, altrimenti se continuano a
concentrarsi sul petrolio, dovranno accontentarsi di mercati di
nicchia.
Agienergia.it
In
un’intervista a Le Monde del 2007 lei avvertì che stavamo per
“sbattere contro un muro” a causa del blocco della produzione di
greggio iracheno legato alla guerra. Oggi possiamo avere fiducia
nella stabilizzazione del paese?
Nell’Outlook
2012 ci concentreremo sull’Iraq come abbiamo fatto quest’anno con
la Russia. I segnali che arrivano da Baghdad sono buoni ma non ancora
molto chiari.
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