La
sismologia oggi non previene ma almeno è in grado di ponderare con efficacia la
qualità e la quantità di energia sprigionata dal cuore terrestre. Se si tratta
di "fisiologici" movimenti delle faglie si parla di terremoti, se
però questi "sussulti" non sono coerenti con la geologia di un certo
luogo, allora si può verosimilmente ipotizzare lo scoppio di un ordigno
potente. Ecco perché il Servizio geologico americano e le autorità sudcoreane non
ci hanno messo molto a capire che qualcosa non è quadrato a nord di Kilju,
nella Corea del Nord, area già interessata in passato dai test nucleari. Poi la
conferma con il comunicato ufficiale del paese asiatico che ha ammesso di avere
condotto un test con una bomba nucleare all'idrogeno. Tutto torna. Ma cosa
significa disporre di una bomba all'idrogeno e cosa la distingue da un
tradizionale ordigno nucleare?
Edward
Teller, la bomba H porta a lui. Fisico ungherese di Budapest, naturalizzato
statunitense, scappa dall'Europa per fuggire alla tirannia nazista. Con lui ci
sono menti come John von Neumann, fra i più grandi matematici della storia, ed
Eugene Wigner, genio della meccanica quantistica. E' il "clan degli
ungheresi". Seconda guerra mondiale, decolla il Progetto Manhattan
coordinato da Robert Oppenheimer, altro fisico di fama internazionale, esperto
di stelle di neutroni e buchi neri. Si basa su una serie di studi condotti
dalla Prima guerra mondiale in poi. Con essi l'uomo prova per la prima volta a
bombardare gli atomi con particelle ad alta energia. Si sa che l'atomo è
costituito da protoni carichi positivamente che controbilanciano gli elettroni negativi
situati all'esterno, all'interno di spazi chiamati orbitali; cambia però il
numero di neutroni nel cuore dell'atomo che possono variare in uno stesso
elemento costituendo i cosiddetti isotopi. E proprio su questo principio si
basa il gioco dell'energia nucleare.
La
bomba atomica, detta anche bomba A, funziona per via di un processo noto col
termine specifico di fissione nucleare. Un atomo pesante viene destrutturato in
frammenti più leggeri. Esempio pratico, l'uranio-235. Se questo processo
avviene repentinamente e in modo incontrollato si ha una liberazione eccezionale
di energia: quel che ha portato a Little Boy. E' il nome in codice della bomba
sganciata su Hiroshima durante il secondo conflitto mondiale. Tre metri di
lunghezza per un diametro di quasi un metro e circa 4mila chili. Come si arriva
alla bomba H?
Ripartiamo
da Teller e arriviamo all'incontro con Enrico Fermi - Nobel italiano per la
fisica - avvenuto nel 1941. E' quest'ultimo infatti a suggerire al fisico
ungherese la possibilità di utilizzare l'enorme calore prodotto da una comune
esplosione atomica per riscaldare una massa di deuterio (un isotopo
dell'idrogeno), e arrivare alla fusione nucleare, ottenendo una potenza mai
sprigionata prima dall'uomo. Si cerca in pratica di imitare ciò che accade
normalmente sulle stelle. Oppenheimer continua i suoi studi sulla bomba A e
delega la bomba a idrogeno a Teller e a due suoi collaboratori. In realtà spera
che non arrivino da nessuna parte, perché evidentemente la bomba atomica
tradizionale ha già fatto abbastanza danni. Non è d'accordo Teller che va
avanti per la sua strada giungendo all'obiettivo: la prima bomba H funzionante.
Il
"prototipo" viene lanciato il 1 novembre 1952 a 5mila chilometri
dall'arcipelago delle Hawaii e disintegra l'isola di Eugelab, creando un
cratere sottomarino largo quasi due chilometri e profondo cinquanta metri. Ivy
Mike, così è battezzato, è cinquecento volte più potente delle due bombe a
fissione lanciate su Hiroshima e Nagasaki. Gli specialisti parlano di 10,4
megatoni, equivalenti a 10,4 milioni di tonnellate di tritolo. Non basterebbero
tutti gli ordigni utilizzati nei due conflitti bellici mondiali per equiparare
la sua potenza. La notizia viene tenuta a bada dai media e resa nota solo da
Harry Truman, presidente degli Stati Uniti, il 7 gennaio 1953. Ma ormai la
corsa agli armamenti nucleari è irrefrenabile. Si arriverà a una variante
ancora più potente della bomba H, con l'impiego del cobalto.Il
futuro? Chi può dirlo. Il primo test nucleare della storia è avvenuto il 16
luglio 1945, all'interno del Progetto Manhattan. L'ultimo poche ore fa. Una
decina i paesi coinvolti, compresi Francia, Inghilterra, India e Pakistan. Le
stime indicano 2.044 test nucleari (pari alla potenza di 35mila bombe di
Hiroshima) dal 1945 al 1996, con l'avvento del Trattato di bando complessivo
dei test nucleari (CTBT). Con esso si proibiscono i test nucleari in qualsiasi
ambiente e in qualsiasi stato. C'è solo un piccolo particolare. Non è mai
entrato in vigore e continua a essere mal tollerato da molti paesi. Uno fra
questi è la Corea del Nord.