Scarti di cucina, residui di potatura, letame, liquami, possono finire tutti in una compostiera. È uno strumento che favorisce la decomposizione aerobica dei rifiuti organici urbani, riducendo in modo significativo peso e volume della “spazzatura” e producendo compost, utile alla fertilizzazione del terreno.
lunedì 31 gennaio 2011
venerdì 28 gennaio 2011
CARTOLINE DA MARTE
Le ultime immagini di Marte ottenute dall'HiRISE Camera montata sulla sonda Mars Reconnaissance Orbiter: le riprese risalgono al 26 gennaio 2011.
mercoledì 26 gennaio 2011
DROGATI DA INTERNET
Sono 170 le persone in cura solo a Roma per la dipendenza da internet. L'allarme è stato lanciato già da qualche tempo: aumentano sempre più gli individui che non possono fare a meno della Rete. In primis adolescenti e over trenta. Non sono solo i social network a preoccupare, ma anche la pornografia online e il gioco d'azzardo. A Roma si curano questi pazienti presso il Centro per le psicopatologie da web del Policlinico Gemelli. La struttura risale ad appena un anno fa, ma c'è già il pienone. Come capire di essere vittime della web-mania? "Aggressività e depressione sono i primi sintomi di astinenza da pc che vediamo nei nostri malati", dice Federico Tonioni, psichiatra del centro capitolino, "mentre il principale segno di intossicazione è la dissociazione". I malati in pratica sognano ad occhi aperti, e la "dissociazione" può proseguire per ore distaccandoli dalla realtà. A questi fenomeni si possono affiancare anche il narcisismo e la paranoia. A maggio, però, verrà diffuso un manuale sulla dipendenza da internet, indirizzato soprattutto ai genitori di adolescenti, sempre più spesso vittime dei raggiri veicolati dalla Rete: "Un piccolo passo verso la digitalizzazione dei genitori per capire il fenomeno di cui stiamo parlando", chiudono i ricercatori.
L’Internet Addiction Disorder (I.A.D.) è una sindrome molto più diffusa di quanto si possa credere. Ecco come riconoscerla:
1. Bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore in Rete per ottenere soddisfazione
2. Marcata riduzione di interesse per altre attività che non siano internet
3. Sviluppo, dopo la sospensione o diminuzione dell’uso della rete, di agitazione psicomotoria, ansia, depressione, pensieri ossessivi su cosa accade on-line, classici sintomi astinenziali
4. Necessità di accedere alla Rete sempre più frequentemente o per periodi più prolungati rispetto all’intenzione iniziale
5. Impossibilità di interrompere o tenere sotto controllo l’uso di internet
6. Dispendio di grande quantità di tempo in attività correlate alla Rete
7. Continuare a utilizzare internet nonostante la consapevolezza di problemi fisici, sociali, lavorativi o psicologici recati dalla Rete
giovedì 20 gennaio 2011
Il 2010? L'anno più caldo della storia
È il risultato di uno studio condotto dai tecnici della NASA. Gli esperti rivelano che la temperatura terrestre si innalza di un quinto di grado ogni decennio e che il processo di surriscaldamento procede inesorabile. Prima il record di anno più torrido apparteneva al 2005 e al 1998. Piccola la differenza rispetto al 2005, ma tangibile: si parla di appena 0,01 gradi di differenza. La temperatura del 2010 è risultata di 0,74°C superiore alla media ottenuta fra il 1951 e il 1980. Gli scienziati si dicono preoccupati e ancora una volta sottolineano la necessità di ridurre le emissioni di anidride carbonica: "Se le condizioni attuali continueranno di questo passo, il 2010 conserverà per ben poco tempo il record acquisito". Piccola precisazione: gli inverni rigidi che hanno contraddistinto l'emisfero boreale gli ultimi due anni non devono trarre in inganno. Anzi: è un ulteriore prova dell'effetto serra. Secondo gli esperti gli eventi meteorologici estremi - alluvioni, uragani e punte di freddo intenso -saranno sempre più frequenti.
venerdì 14 gennaio 2011
CAFFE' A GOGO
Spesso si fa una grande confusione con i caffè, al punto da arrivare a ordinarne uno che non risponde adeguatamente ai nostri gusti. Per risolvere questo piccolo problema della vita quotidiana, ci viene in aiuto un grafico diffuso dal sito www.polaine.com. Illustra i numerosi tipi di caffé potenzialmente presenti nei nostri bar, con le caratteristiche specifiche di ognuno.
venerdì 7 gennaio 2011
PIOGGE DI ANIMALI
Disegno antico raffigura una pioggia di pesci |
Ancora. Nel 2010, a marzo, a Lajamanu, piccolo centro nord australiano abitato da appena 669 persone, si assistette a una pioggia di pesci persici bianchi a strisce: «La tempesta potrebbe aver trascinato in quota i pesci per più di 15 chilometri», rivela Mark Kersemakers, dell'Agenzia australiana di meteorologia. «Qui sono praticamente congelati e dopo un po' sono precipitati al suolo». Fenomeni della stessa natura sarebbero avvenuti anche nel 1974 e nel 2004. Nel 1986 si parlò addirittura di una pioggia bovina. Un aereo con a bordo bestiame stava per precipitare nei cieli dell'estremo oriente russo. Gli occupanti pensarono quindi di alleggerire il carico lanciando dal velivolo 23 mucche che sfiorarono una barca nel mare di Okhotsk: c'è chi però sostiene che sia solo una leggenda. Ma riguardo alle “piogge di animali” la scienza cosa dice di preciso? Gli esperti indicano le cosiddette “piogge di animali” come un fenomeno meteorologico raro, ma assolutamente veritiero e per nulla “fantascientifico”. In generale sono la conseguenza di eventi atmosferici violenti come trombe d'aria, tornado, uragani. Le trombe d'aria che si sviluppano in mare possono trasportare pesci per chilometri e chilometri. Le cronache parlano di piogge di rane, pesci, uccelli. Animali che giungono vivi o morti alla fine del viaggio. O congelati: nel 1997, per esempio, Kim Ho, un pescatore coreano, finì all'ospedale dopo aver ricevuto in testa un calamaro surgelato. Sono magari situazioni tragicomiche che si verificano quando gli animali vengono trasportati in alta quota, dove le temperature scendono sotto lo zero termico. La scienza si basa anche sulle numerose testimonianze storiche risalenti a ogni epoca. Lo storico greco Ateneo, nella sua antologia storica “I sofisti a banchetto” - scritta intorno al 200 a.C. - parla, per esempio, di una pioggia di pesci durata tre giorni e di uno spettacolare diluvio di rane. Qualcosa del genere è narrato anche da Fenia, Filarco e Eraclide Lembo. Nel 1578 ci si riferisce a una pioggia di topi a Bergen, in Norvegia. Il 16 febbraio 1861 a una tempesta di migliaia di pesci gatto a Singapore.
Grafico della BBC che illustra il "volo" di alcuni pesci da uno stagno al terrazzo di un edificio |
domenica 2 gennaio 2011
Città "in rosa" per contrastare omicidi e analfabetismo
Un monumento di Pink City |
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