mercoledì 21 novembre 2012

Le origini europee dell'uomo moderno



Uno dei temi più dibattuti in ambito paleo-antropologico, riguarda l'origine in Europa dell'Homo sapiens sapiens. Le tesi più moderne indicano che il primo piede in Europa venne posto dall'uomo moderno fra i 43mila e i 45mila anni fa. Ma chi erano veramente questi pionieri? E che strada fecero per poi conquistare tutti i territori europei? Per ora si possono avanzare solo delle ipotesi, ma non è escluso che nei prossimi anni, in seguito ai numerosi scavi che si stanno conducendo in Anatolia e Tracia, si possa avere qualche risposta un po’ più esauriente. Intanto Spigolature Scientifiche ha pensato di parlarne con uno dei massimi esperti sull'argomento, Stefano Benazzi (http://eva-mpg.academia.edu/StefanoBenazzi), ricercatore del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology, Human Evolution, a Leipzig, Germania.
Il popolamento dell'Europa da parte dell'Homo sapiens sapiens… esistono pareri discordanti. E' possibile però stimare il periodo in cui l'uomo moderno pose piede in Europa?
Sulla base dell’articolo che abbiamo pubblicato su Nature lo scorso anno, l’uomo moderno pose piede in Europa tra 43mila e 45mila anni fa.
Alcuni autori affermano che la migrazione possa essere avvenuta per gradi, in due momenti specifici: la prima intorno ai 40mila anni fa, la seconda circa10mila anni fa…
Non sappiamo quante ondate migratorie ci sono state. E' possibile, però, che il primo uomo moderno giunto in Europa fra 43mila e 45mila anni fa abbia seguito la costa mediterranea (la cosiddetta via meridionale, passando da Turchia, Grecia e Italia); successivamente, una seconda corrente potrebbe aver seguito i grandi fiumi dell’Europa centrale (Danubio?); tuttavia rimangono ipotesi.
Il riferimento, nel primo caso, è ai protocromagnonoidi di Israele, citati dagli studi di Boule e Vallois…
E' molto probabile che i primi uomini anatomicamente moderni giunti in Europa siano passati dal Vicino Oriente, come attestano i siti di Ksar ‘Akil (Libano) e Üçağizli Cave (Turchia).
Ancora più difficile è stabilire da che fronte l'Homo sapiens sapiens ha conquistato l'Europa…
La situazione si complica per il fatto che non dobbiamo pensare a un’unica ondata migratoria; molto probabilmente si sono verificate più ondate diluite in un arco temporale di migliaia di anni.
E' auspicabile supporre che la Tracia possa aver rappresentato il ponte ideale fra Medio Oriente ed Europa?
Sicuramente la Turchia e i Balcani rappresentano una via di passaggio molto allettante. Per questo motivo, dopo l’articolo pubblicato su Nature, archeologici e antropologi stanno prestando particolare attenzione ai siti della Turchia e della Grecia.
Se questa tesi fosse vera, si può dunque pensare che tutti gli europei provengano da questo angolo sperduto dell'Europa?
No, credo che la situazione sia molto più complicata, dato che dobbiamo tenere in considerazione le ondate migratorie avvenute in tempi più recenti (nel paleolitico, neolitico, protostoria e nel periodo storico).
Però le forme cromagnonoidi dimorano in Francia già a partire da 35mila anni fa. Qual è il nesso con i protocromagnonoidi del Medio Oriente? E' possibile che i cromagnonoidi fossero i discendenti dei primi mediorientali filtrati in Europa dalla Tracia?
Purtroppo vi sono così pochi fossili di uomo moderno del periodo compreso fra 45 e 40mila anni fa in Europa e Vicino Oriente, che non è possibile fare alcun confronto morfologico.
Discorso totalmente diverso è quello che riguarda gli ateriani dell'Africa del nord. Ferembach ha, infatti, ipotizzato che gli antenati dei cromagnonoidi siano approdati in Italia, sfruttando una regressione marina, 50mila anni fa…
Sarebbe interessante, e forse spiegherebbe la comparsa dell’Uluzziano in Italia e Grecia 45mila anni fa. Tuttavia, una regressione di questo tipo 50mila anni fa, tale da collegare Italia e Africa, non è attualmente confermata dai dati che abbiamo.
Quali che siano le origini dell'uomo moderno europeo, si può immaginare come vivesse 30mila anni fa, in piena fase glaciale?
Sì, certo, abbiamo numerosi dati a riguardo. Di fatto l’uomo moderno in Europa ha vissuto anche in piena fase Glaciale (durante l'Heinrich stadial 3).
Come comunicava?
Sicuramente aveva la padronanza di un linguaggio articolato.
Infine la domanda che tutti si pongono ma per la quale non esiste ancora una spiegazione esaustiva: i cromagnonoidi si incrociarono con i neandertaliani?
È stato confermato, in un articolo pubblicato su Science, che l’uomo moderno non-africano presenta circa il 4% del DNA neandertaliano. Sembra che questa ibridazione sia avvenuta nel Vicino Oriente e non in Europa, durante l’uscita dell’uomo dall’Africa circa 50mila anni fa, motivo per cui tutta l’umanità moderna (ad eccezione degli africani sub-sahariani) presenta questo DNA neandertaliano. Rimangono dubbi su eventuali incroci in Europa.
E con i Denisova?
Sembra che l’uomo moderno abbia incontrato anche i Denisova, ma il DNA di quest’ultimo è stato riscontrato solo nell’uomo moderno del Sud/Est Asiatico, con una percentuale del 6%.

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