lunedì 1 luglio 2013

New York-Bristol in un'ora e mezza: la promessa di Franck Davidson


Tra cento anni potremo andare negli Stati Uniti in treno in un’ora e mezza. Lo sostiene Frank Davidson, uno tra gli ingegneri che hanno preso parte alla realizzazione del tunnel sotto la Manica. L’esperto ritiene che il tragitto di 5.600 chilometri che separa la città inglese di Bristol da New York verrà coperto all’interno di un tunnel sottomarino, da un mezzo che viaggerà a 3.700 chilometri all’ora, tre volte la velocità del suono. Il treno sfrutterebbe la levitazione magnetica, di cui oggi già ci si serve per far funzionare alcuni treni di superficie che viaggiano a grandi velocità. 12 miliardi di euro si prospetta il costo complessivo dell’opera. Davidson prevede che verranno impiegati 54 mila tubi in acciaio e oltre 100 mila cavi dello stesso materiale necessari a conferire l’assoluta stabilità alla lunghissima galleria sottomarina. Ogni tubo avrà un diametro di trenta metri e una lunghezza di cento. Il loro allestimento avverrà grazie all’ausilio della rete satellitare, e di robot altamente specializzati radiocomandati. Il tunnel galleggerà sfruttando il noto principio di Archimede, basato sul fatto che un corpo immerso in un fluido riceve dallo stesso una spinta verso l’alto pari al peso del volume di fluido spostato. Il pericolo di infiltrazioni di acqua verrebbe scongiurato dall’installazione di uno spesso strato di schiuma sintetica. Attualmente il più lungo tunnel sottomarino del mondo è quello giapponese che collega le isole di Honshu e Hokkaido: è lungo 53,85 chilometri e si snoda a 240 metri di profondità dalla superficie del mare. È stato inaugurato nel 1988 e i treni si spingono fino a 300 Km/h. Il secondo al mondo per lunghezza è invece il tunnel della Manica: qui i mezzi ferroviari collegano la Francia all’Inghilterra in circa 35 minuti e viaggiano a circa 160 Km/h. Oltre all’avveniristico progetto di Davidson ce n’è un altro che potrebbe vedere la luce prima dello scadere dei cento anni previsti dallo scienziato inglese per la costruzione del primo collegamento ferroviario Bristol – New York: si tratta del tunnel che unirebbe la Sicilia alla Tunisia. Se ne sta occupando l’Ente per le nuove tecnologie, l’energia, l’ambiente (Enea). Il progetto consterebbe di una galleria sottomarina situata a 230 metri di profondità che possa mettere in comunicazione la città di Bon in Tunisia a Mazara del Vallo in provincia di Trapani in Sicilia, coprendo una distanza di 136 chilometri.

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