Se ne parlò per la prima volta
una decina di anni fa, grazie alla lungimiranza di un team di scienziati
dell'Università di Perugia; di Pipenet, un sistema di trasporto ad altissima
velocità, costituito da tubi sotto vuoto dove capsule prive di attrito possono
trasportare merci leggere fino 1500 km/h. Ottima idea, ma di fatto poco utilizzabile,
per il problema "dell'ultimo miglio", vale a dire la difficoltà a
recapitare buste e pacchi presso i singoli domicili. Ora, però, lo scoglio
sembra essere superato grazie a una nuova interessante proposta: i droni. Sono
velivoli che viaggiano senza il pilota, controllati da un computer di bordo.
Secondo Franco Cotana, a capo del progetto, «i droni preleveranno le merci da Pipenet
per consegnare il pacchetto o la spesa fin sopra al nostro balcone». Come?
Attraverso un motore elettrico, e una sorta di droniporto posizionato su ogni
ballatoio o terrazzino, pronto ad accogliere le macchine volanti. «Le nostre
case saranno attrezzate con una mini area di "atterraggio"», rivela
Cotana, «mentre i droni si muoveranno in un raggio compreso fra 2 e 3
chilometri». Dunque il
binomio Pipenet e droni permetterà di realizzare, per merci leggere inferiori
ai 5 chili, un trasporto rapido e con consegna a domicilio. Per pesi maggiori
fino a 30 o 50 chili la tubazione dovrà, invece, arrivare fino alla consegna
finale, ma in questo caso si tratterà di fabbriche o attività imprenditoriali. Le tubazioni, infatti, continueranno a rappresentare il nocciolo del sistema di
trasporto. «Grazie a esse sarà possibile trasportare merci per grandi
distanze», continua Cotana, «anche per migliaia di chilometri».
Un sistema
ingegnoso che permetterà di rispettare l'ambiente, con un impatto sul
territorio minimo: «Le tubazioni di Pipenet, con un diametro di circa un metro»,
dice Cotana, «si potranno installare anche sotto il mare o in affiancamento a
ferrovie ed autostrade. La merce viaggerà per chilometri e chilometri,
restituendo, grazie all'attrito, oltre il 70% dell'energia spesa per accelerare
le capsule». In meno di un'ora un pacco potrà coprire la tratta Reggio
Calabria-Milano, risultato che nemmeno il trasporto aereo può garantire. Con
grandi risparmi in tempo e denaro. Gli scienziati hanno, infatti, calcolato un
risparmio complessivo di circa il 40% rispetto al tradizionale trasporto
stradale. Un esempio pratico: per recapitare un paio di tonnellate di materiale
da Roma a Firenze sono necessari 225 grammi di petrolio, cifra che crollerebbe
a 86,4 grammi se il riferimento è Pipenet. Il sistema basa in pratica la sua
azione su una tecnologia simile a quella predisposta per il Maglev, il noto
treno a levitazione magnetica realizzato a Shanghai dai rappresentati della
ThyssenKrupp, una ditta tedesca; ma in questo caso, anziché trasportare le
persone, recapita posta, e prevedibilmente alimenti, vestiti, pezzi di
ricambio, medicine.
L'aria all'interno delle tubature è prelevata da apposite
pompe, liberando da qualunque "resistenza" il passaggio della merce.
Cotana prevede l'installazione di quattro tubazioni, due in una direzione e due
in un'altra, così da poter coprire in pochi anni le principali
"rotte" nord-sud, est-ovest. Situazione attuale e programmi futuri? «Parteciperemo
ai bandi Horizon 2020 per realizzare un impianto dimostratore
completo, partendo dall'ampliamento del prototipo in scala reale già
realizzato a Terni. Altri sviluppi futuri riguarderanno inoltre
l'interfacciamento con i droni che rappresentano oggi la piu interessante prospettiva
a beve e medio termine per le molteplici applicazioni nelle città
intelligenti».