Una missiva di Albert Einstein è stata venduta a un'asta in California per 13,936 mila dollari. Nella lettera, composta a mano, datata il 10 giugno 1939, tre mesi prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale, il noto fisico lancia il suo allarme per la persecuzione degli ebrei da parte dei nazisti; Einstein nasce in Germania nel 1879, ma nel 1933, con l'ascesa al potere di Adolf Hitler, si trasferisce in USA, rinunciando definitivamente alla cittadinanza tedesca. Per consultare online ogni sua opera, fra cui numerose lettere, è disponibile il sito: www.alberteinstein.info. «Einstein — spiega Diana Buchwald del California Institute of Technology di Pasadena — si
esprimeva con grande chiarezza e concisione. La sua prosa era molto
elegante, la grafia leggibile e bella: si ha una sensazione di intimità
con quel materiale». Il padre dell’equazione più famosa del mondo, E=mc², cominciò a dedicarsi a
una fitta corrispondenza a partire dal 1919, quando le osservazioni di
un’eclisse solare fornirono la prova che le sue teorie erano giuste. Fu
la figliastra, Ilse Loewenthal, a curare per prima l’archivio. Dal 1928
(e fino a dopo la morte dello scienziato) se ne occupò la segretaria,
Helen Dukas.
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