domenica 13 luglio 2008
La fabbrica di piante che fa 'nascere' le mele dall'acciaio
Una superficie di 91 ettari coperta da vetri e intelaiature in acciaio che consentano la crescita di 1,3 milioni di piante, indipendentemente dalla stagione e dal clima. È il progetto che sta per essere avviato in Gran Bretagna, nel Kent, il cosiddetto Giardino dell’Inghilterra, per incrementare del 15 percento la produzione inglese agricola, e ridimensionare quindi le importazioni di frutta e verdura. Alla nuova gigantesca area coltivata è stato dato il nome ‘Thanet Earth’. La notizia è stata divulgata in questi giorni da tutti i principali quotidiani inglesi dopo l’inaugurazione della prima serra, una struttura grande tanto quanto 10 campi di calcio, illuminata e riscaldata artificialmente. Il progetto nella sua interezza – che prevede l’entrata in funzione di sette serre - vedrà la luce entro il 2010 e coprirà un’area grande 6 volte lo zoo di Londra. Fresca Group, la compagnia costruttrice - per ribattere alle numerose critiche sollevate dagli ambientalisti (e dai concorrenti) – dice che Thanet Earth è una grande occasione per l’Inghilterra di offrire prodotti agricoli in ogni stagione, coltivati in modo ‘naturale’. Inoltre afferma che non ci saranno ripercussioni ambientali. Parte dell’acqua utilizzata per irrigare costantemente i vegetali sarà ricavata dalle piogge e verrà raccolta in enormi cisterne, e parte della anidride carbonica sprigionata dai 32 generatori a gas necessari per il fabbisogno energetico della struttura, sarà convogliata nelle serre in modo da essere assorbita dalle piante. Il posto offrirà poi più di 500 posti di lavoro. A ‘Thanet Earth’ cresceranno soprattutto pomodori, cetrioli, cocomeri, peperoni. Le piante però non si svilupperanno su un normale terreno di coltura, ma su substrati artificiali, le ‘lane di roccia’, a nove centimetri dal suolo, costituendo le cosiddette colture idroponiche. Un sistema di gocciolamento regolato da software appositi assicurerà alle piante l’acqua necessaria per accrescersi. Attraverso la somministrazione di liquidi le piante riceveranno anche i nutrimenti essenziali per svilupparsi, fosforo, potassio, e azoto. Le serre di ‘Thanet Earth’ saranno riscaldate di inverno e in estate manterranno costante la loro temperatura, che si aggirerà intorno ai 28 gradi centigradi. Per combattere i parassiti non verranno utilizzati i pesticidi ma predatori naturali, insetti come le api e le vespe. In questo modo si terranno a bada soprattutto i pericolosi afidi. Dunque con il sistema idroponico le piante si svilupperanno più velocemente rispetto ai tradizionali sistemi agricoli, anche per via di un maggiore controllo dei nutrimenti. Infine una rapida crescita garantirà una maturazione anticipata e un periodo di crescita totale per il raccolto più ristretto. Dice Steve McVickers, capo esecutivo di Thanet Earth: “Le colture idroponiche non sono una novità. Ciò che è assolutamente nuovo è l’avvio di coltivazioni idroponiche su larga scala, come previsto dal nostro progetto. In questo modo pensiamo di incrementare la produzione agricola nazionale e ridimensionare le importazioni”.
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