Una scena del film 'Amici miei' di Mario Monicelli (1975) |
Gli opposti si attraggono, si dice, in amore e... in amicizia. In realtà questa opionione viene oggi scardinata da uno studio condotto da esperti americani, secondo i quali una vera amicizia è tale solo se i due amici sono pressoché "uguali" fra loro. Quindi: stessi interessi, hobby, desideri, gusti, etc. E così si dà credito a un altro famoso detto: "chi si somiglia, si piglia". Gli scienziati hanno visto che fare amicizia con chi "la vede come noi" è molto più facile e predispone a un affetto duraturo; al contrario durano meno e si formano con maggiore difficoltà i legami con persone diverse, i classici "opposti". Per arrivare a questi risultati Angela Bahn del Wellesley College, con Chris Crandall e Kate Pickett dell'University of Kansas, ha confrontato i piccoli college del Midwest (con una media di circa 500 studenti) con un maxi-college da oltre 25mila studenti. I ricercatori hanno seguito coppie di studenti che interagivano in pubblico, interrogandoli poi su atteggiamenti, credenze e stile di vita. Così è emerso che, per quasi ogni atteggiamento e comportamento 'nel mirino', gli amici del campus più grande erano molto più simili tra loro rispetto a quelli che studiavano nei college più piccoli. Questo, dicono i ricercatori, perché nel primo caso c'era una maggior possibilità di scelta. Dunque fare amicizia con persone più simili a noi diventa una 'missione possibile', rispetto alle chance di trovare un'anima gemella fra appena 500 studenti. "La gente preferisce fare amicizia con persone simili a se stessi. Ma si può solo scegliere tra le alternative disponibili, un po' come in un supermercato", concludono i ricercatori. Insomma, maggiore è la varietà e il numero, più gli amici finiscono per assomigliarsi.
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