Una Terra così non si era mai vista. Tutto merito di un satellite lanciato dagli USA l'anno scorso. L'alta definizione servirà a comprendere meglio i misteri del clima e delle tempeste tropicali. Il mio articolo su Lettera43: Terra by night
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Si chiama Suomi
National Polar-orbiting Partnership Satellite (Suomi NPP), il satellite che
pochi giorni fa ha spedito sulla Terra la più bella immagine mai fatta della
superficie terrestre durante la notte. Per arrivare a questo risultato il mezzo
della NASA-NOAA lanciato nel 2011, ha compiuto 312 giri intorno al pianeta e raccolto
2,5 terabyte di dati, necessari a garantire una nitidezza fotografica senza
precedenti. Fondamentale l'azione dell'Imaging Radiometer Suite (VIRS) che ha
consentito di indagare le lunghezze d'onda della luce, dalla banda del visibile
all'infrarosso. La fotografia ad alta definizione è stata presentata per la
prima volta nel corso dell'American Geophysical Union meeting, tenutosi a San
Francisco.
Al di là
dell'aspetto spettacolare dell'immagine della Terra by night, gli scienziati
affermano che grazie a questa avveniristica operazione sarà possibile studiare
con maggiore efficacia le caratteristiche della circolazione atmosferica e
dell'attività delle correnti marine. Perché se è vero che abbiamo a disposizione
numerosi dati in grado di spiegare molti fenomeni meteorologici e oceanici che
si verificano durante il giorno, altrettanto non si può dire delle ore
notturne. "Per la stessa ragione per cui abbiamo bisogno di vedere la
Terra di giorno, è necessario osservarla di notte", afferma Steve Miller,
un ricercatore del NOAA's Colorado State University Cooperative Institute for
Research in the Atmosphere. "Con questa immagine possiamo dichiarare che
l'uomo non dorme mai". Di fatto, molte dinamiche climatiche dipendono
proprio dal sopraggiungere delle tenebre: per esempio, molte nubi condensano proprio
con l'oscurità, così come eventi estremi come gli uragani possono innescarsi al
termine dell'imbrunire. In pratica grazie al Suomi NPP potremo indagare meglio le
variazioni climatiche e monitorare con maggiore precisione la genesi delle
tempeste.
La fotografia mostra
isole urbanizzate che paiono del tutto indifferenti al sopraggiungere delle ore
più buie. Si verifica soprattutto in corrispondenza delle grandi città e dei
grandi poli industriali, a latitudini temperate; per cui gli unici posti del
pianeta dove la notte domina incontrastata si riscontrano in prossimità delle
aree più fredde, Polo Nord e Polo Sud. Il silenzio della notte incombe anche in
gran parte dell'Africa, dove non sussiste un sistema d'illuminazione
artificiale adeguato, così come in gran parte dell'America del Sud. Diversa la
situazione in India, dove nonostante la povertà, l'alto tasso demografico assicura
un'illuminazione pressoché costante del Paese. Per il resto, il pianeta è
totalmente rischiarato dall'energia elettrica. Le aree in assoluto più luminose
sono, in Europa, la pianura padana, l'Inghilterra del sud, l'Olanda e la
Germania occidentale; a est brillano soprattutto le luci del Giappone, della
costa orientale cinese e delle isole del sud est asiatico, Indonesia in primis;
dall'altro capo del mondo, l'illuminazione è capillarmente distribuita negli
Stati Uniti occidentali e in corrispondenza delle più grandi metropoli
sudamericane come Rio de Janeiro e Buenos Aires.
Alla luce di
questi ultimi dati si può, infine, intuire come l'azione del satellite americano
potrà contribuire anche a contrastare l'inquinamento luminoso, problema che,
dalla metà del Novecento in poi, sta avendo gravi ripercussioni a livello
ecologico. Basti pensare ai molti animali costretti a cambiare le proprie abitudini
naturali, in funzione di habitat storditi dalle luci dell'uomo. Eloquente un
recente studio diffuso da Current Biology secondo il quale l'eccessiva
luminosità di alcuni luoghi della Terra influenza negativamente l'attività
riproduttiva di varie specie ornitologiche. Gli uccelli, in pratica, non riescono
più distinguere il giorno dalla notte, cantano in orari sfasati, compromettendo
il regolare rapporto fra individui di sesso opposto.
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