martedì 29 aprile 2008
Quanto s'ingrassa bevendo?
Sottoporsi a diete ferree per perdere peso può essere producente quando si è anche in grado di calibrare attentamente ciò che si beve. In caso contrario infatti - se si eccede nel bere, o comunque ci si concede drink troppo ricchi di calorie - si finisce col vanificare tutti i buoni propositi di combattere i chili di troppo. Esperti dell’università Federico II di Napoli si fanno avanti dicendo che per contrastare l’obesità non serve solo fare attenzione a ciò che si mangia, ma anche a quello che si beve. In sostanza, spiegano i ricercatori, se facciamo di tutto per evitare i dolci e per mangiare di tanto in tanto la pasta, ma poi prendiamo un caffé carico di zucchero la mattina, un succo di frutta il pomeriggio e un limoncello la sera, è come non aver fatto nulla per la propria linea. Il punto è che quasi tutti coloro che si mettono a dieta sono espertissimi di calorie per quanto riguarda il cibo, ma non sanno quasi nulla dei rischi che corrono bevendo questa o quell’altra bevanda: “È indispensabile sapere calibrare con grande attenzione le calorie ingerite con il cibo e con i liquidi – dice Francesca Noli, biologo nutrizionista dell’Ospedale Valduce di Como -. Abbiamo infatti bevande che sono delle vere e proprie bombe caloriche in grado di favorire l’accumulo di chili, anziché la perdita di peso. Se si ha sete, quindi, l’ideale è bere l’acqua, o al limite prodotti privi di zuccheri. In ogni caso è bene eliminare completamente (o quasi) alcolici e superalcolici”. Ipotizzando dunque una scala delle bevande - dalla meno calorica, alla più calorica - abbiamo al primo posto il caffé che bevuto amaro dà appena una paio di calorie. Se però si aggiunge lo zucchero le cose cambiano. Un cucchiaino di zucchero corrisponde infatti a 15-20 calorie in più. A seguire ci sono il succo di pompelmo (66 cal.), il tè freddo (68 cal.), il whisky (70 cal.), il bicchiere di vino bianco (72 cal.), il bicchiere di vino rosso (76 cal.), il bicchiere di spremuta (86 cal.), il liquore da dessert (90 cal.) e il bicchiere di succo di frutta (108 cal.). “I succhi di frutta possono essere importanti per una dieta povera di vegetali – continua Noli -. Tuttavia, anche in questo caso, occorre consumare con moderazione certi prodotti del supermercato. Molti infatti contengono zuccheri in eccesso che rischiano di compromettere il buon esito della dieta. Basta dare un’occhiata all’etichetta per rendersi conto del prodotto che abbiamo tra le mani”. Il massimo contenuto calorico nelle bevande è rappresentato dal latte, da bibite come la Coca cola e alcolici come la birra. Il latte è uno dei pochi alimenti completi ed equilibrati dal punto di vista dei macronutrienti, ed è la principale fonte di calcio della dieta degli occidentali, ma può fornire calorie in sovrappiù. In una tazza di latte intero se ne contano 125. Vere e proprie bombe caloriche sono infine le lattine di Coca cola e quelle di birra, (rispettivamente contenenti 138 e 224 calorie). “Queste bevande sono veramente deleterie per chi sta rispettando una dieta – continua Noli -. Anche i prodotti ‘light’ andrebbero consumati con cautela, poiché è vero che contengono meno calorie, ma abituano il corpo al sapore dolce, che predispone all’ulteriore assunzione di zuccheri”. A questo punto sorge lecita una domanda: a parte l’acqua, cosa può bere una persona che è a dieta? “Bisogna trovare il giusto equilibrio fra cibo e bevande – conclude Noli –. Ogni caso è a sé. Non è da escludere comunque, in una dieta efficace ed equilibrata, l’assunzione moderata di vino durante i pasti”.
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