mercoledì 16 giugno 2010

La materia oscura? Non esiste

Scienziati affermano che la materia oscura - la misteriosa sostanza che rappresenterebbe il 96% dell'universo - potrebbe non esistere (oggi sul Daily Mail: http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-1286668/Dark-energy-matter-exist-claim-scientists.html). Se ciò fosse vero significa che tutte le teorie sul cosmo sarebbero da rifare: in particolare quella relativa alla velocità di espansione post Big Bang. Stando alle teorie classiche solo il 4% dell'universo è rappresentata da stelle, pianeti e altri corpi celesti. Il resto è ancora avvolto nel mistero. Gli scienziati della Durham University sono giunti a queste conclusioni dopo aver analizzato i dati ricavati da un satellite della NASA lanciato in orbita nel 2001 per monitorare la dispersione del calore provocato dal Big Bang. I dati ufficiali della collaborazione CDMS (Cryogenic Dark Matter) giungono agli stessi risultati. Ma finché non si avrà una conferma di questi nuovi studi, continueremo a credere nell'esistenza della materia oscura. Ma di cosa si tratta esattamente? Con materia oscura s'intende quella componente di materia che si manifesta attraverso i suoi effetti gravitazionali, ma non è direttamente osservabile. "È una situazione alquanto imbarazzante dover ammettere che non riusciamo a trovare il 90% della materia dell'universo", dichiara al New York Times Bruce H. Margon, dell'Università di Washington.



Gli ultimi studi sono comunque più dettagliati. Gli esperti dicono che la materia oscura costituisce circa il 23% dell'energia del cosmo, e l'85% della massa. La massa oscura è divisibile in "barionica" e "non barionica". La prima è quella composta da materia simile a quella che rappresenta le stelle e i pianeti; la seconda si ipotizza possa essere composta da particelle supersimmetriche come neutralini, neutrini massicci, o assioni, o altre particelle che nessuno ha ancora "visto", soggette alla forza gravitazionale. Recenti analisi pubblicate sulla rivista Astronomy and Astrophysics hanno avanzato l'ipotesi che la materia oscura - se si potesse vedere - assomiglierebbe a un'immensa ragnatela che da un capo all'altro occuperebbe una porzione di cielo di 270 milioni di ani luce. Infine la materia oscura non va confusa con l'energia oscura. Quest'ultima è un'ipotetica forma di energia che si trova nello spazio sottoforma di "costante cosmologica" o "quintessenza". Anche qui però si naviga a vista: si è sempre nel campo delle ipotesi, non abbiamo ancora scoperto il suo reale significato, e in che modo influenzi l'accelerazione dell'universo. Pochi mesi fa però l'operazione Cosmos (Cosmological Evolution Survey) ha offerto indizi importanti a favore della sua esistenza. Grazie al telescopio Hubble - concentrato per mille ore su 446mila isole stellari - è stato possibile evidenziare che l'energia oscura provoca una distorsione dell'immagine delle galassie generata da un effetto noto come "lente gravitazione", riconducibile alla distorsione causata da una normale lente nell'ottico.

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