domenica 20 dicembre 2009

Babbo Natale? Cattivo esempio per grandi e piccini

E con questa cade definitivamente anche il mito di Babbo Natale. Stando, infatti, a un team di scienziati australiani Santa Claus, favorirebbe obesità e alcolismo e spingerebbe alla guida spericolata. A rischiare sarebbero soprattutto i più giovani, che vedono in Babbo Natale una figura buona e simpatica, dalla quale prendere esempio. Secondo i ricercatori è il comportamento di Santa Claus - che ha preso forma nella società dalla fine dell'Ottocento a oggi - a destare preoccupazione. In particolare gli esperti puntano il dito sul suo stile di vita, ritenuto poco salutare. Babbo Natale, infatti, ha l'abitudine di alzare un po’ troppo il gomito. Secondo la tradizione - il simbolo laico per antonomasia del 25 dicembre - va di casa in casa a dispensare doni e regali, ma non se ne va se prima non ha bevuto il solito goccetto di brandy: in realtà questa sua immagine è viva soprattutto in America, mentre in Europa è meno sentita. Così facendo, però, spingerebbe in modo subliminale i più giovani a darsi all'alcol,'tanto lo fa anche Santa Claus'. Idem per il mangiare. La sua stazza e il fatto che lo ritraggano sempre vicino a torroncini e panettoni, sembrano un invito a nutrirsi oltre il necessario, creando i presupposti per lo sviluppo di patologie come l'obesità e la sindrome metabolica. Non è un caso che nei paesi dove il culto di Babbo Natale è più radicato, ci siano anche più bimbi in sovrappeso. "L'immagine di Santa Claus promuove il messaggio che la grassezza sia sinonimo di buonumore e giovialità", affermano i ricercatori sul British Medical Journal. Ma non finiscono qui i 'vizi' di Babbo Natale, che i medici intendono sradicare dall'immaginario collettivo. Di lui, infatti, gli studiosi recriminano anche la guida troppo spericolata. In questo caso 'l'iconografia' classica ci parla di un Babbo Natale che salta come un grillo di porta in porta, sollevando metri cubi di neve e sgommando come un forsennato a bordo di una slitta trainata dalle renne. Saranno pure banali disegni, ma gli scienziati dicono che i bimbi potrebbero prenderli sul serio e avvicinarsi quindi all'idea che correre in automobile sia fico. Per non parlare della cintura di sicurezza: praticamente sconosciuta dai mezzi di Santa Claus. Infine c'è la sua abitudine a intrufolarsi lungo i camini delle abitazioni, zampettando furtivo da un tetto all'altro. Babbo Natale non cade mai, ma se qualcuno pensasse di imitarlo potrebbe non avere la stessa fortuna. Con ciò Nathan Grills della Monash University di Melbourne, in Australia, paragona Babbo Natale a Ronald McDonald, personaggio immaginario, abbigliato da clown, uno dei simboli della compagnia di fast food McDonald's Corporation. E conosciuto dal 96% dei bambini. In pratica i ricercatori suppongono che se Ronald è in grado (da decenni) di convincere così tanti bimbi a mangiare gli hamburger della casa americana, allo stesso modo Santa Claus potrebbe essere capace di vendere per buono il fatto che sia bello e utile abbuffarsi, bere e guidare imprudentemente. "Il nostro studio indica che è necessario essere consapevoli del fatto che Babbo Natale può influenzare la gente", dicono i ricercatori, riferendosi anche al fatto che per decenni la sua immagine è stata associata a varie marche di sigarette. "Pertanto dovremmo pensare a una nuova immagine di Santa Claus che possa preservare soprattutto la salute dei più piccoli".

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