Il 9 ottobre subito dopo il bombardamento del suolo lunare ad opera del missile Centaur s'era già capito qualcosa. Tuttavia la conferma definitiva arriva solo ora: sulla Luna c'è acqua. Non allo stato liquido, ma sottoforma di ghiaccio. "Siamo letteralmente in estasi ", dice Anthony Colaprete, dell'Ames Research Center della Nasa a Moffett Field, in California. "Abbiamo scoperto acqua. E non solo un poco, ma una quantità significativa". "90 litri d'acqua", precisa Doug Cooke, responsabile della missione "L-Cross". Il risultato è stato, dunque, ottenuto dalla sonda statunitense "Lunar Crater Observation and Sensing Satellite" che ha consentito, poco più di un mese fa, il lancio del missile Centaur, e in seguito l'azione di spettrografi, che hanno potuto analizzare i detriti e le polveri sollevate dall'impatto fra il razzo e la superficie lunare. Presa di mira un'area specifica del suolo del satellite, quella a ridosso del cratere Cabeus, presso il Polo Sud: in questo punto, infatti, non batte mai il sole, e quindi le probabilità di incontrare acqua ghiacciata era più alte che altrove. 7mila chilometri orari la velocità del razzo, come una tonnellata e mezza di dinamite la sua potenza deflagrante. Una missione costata 79milioni di dollari, che apre definitivamente la strada al ritorno dell'uomo sulla Luna previsto per il 2020. "Si apre un nuovo capitolo nello studio del territorio lunare", hanno aggiunto ieri i tecnici dell'ente spaziale americano. In realtà l'acqua sulla Luna era già stata individuata dalla sonda indiana Chandrayaan-1, entrata in azione il 14 novembre 2008, con l'impattatore 'Moon Impact Probe'. Negli anni scorsi, invece, interessanti ipotesi a favore della sua presenza erano state avanzate anche dalla sonda Cassini e dalla sonda Deep Impact, entrambe progettate dagli statunitensi. In ogni caso gli esperti della Nasa dicono che solo con la missione "L-Cross" è stato possibile identificarne per la prima volta in grande quantità (benché ci sia chi afferma che, complessivamente, non ci sia più di un litro di acqua per tonnellata di suolo lunare). Ma perché è così importante aver scoperto l'acqua sulla Luna? Perché è dove si concentrano le maggiori quantità di acqua che potrebbero sorgere le prime basi permanenti per gli astronauti. L'approvvigionamento idrico, infatti, è un requisito indispensabile alla colonizzazione del satellite. A questo punto gli scienziati si chiedono come possa essersi formata l'acqua lunare. Due le ipotesi. Secondo la prima tesi l'acqua deriverebbe dal bombardamento massiccio e continuo di comete. Nel secondo caso, invece, il riferimento è al suolo lunare. Quest'ultimo è infatti caratterizzato da rocce costituite per metà da ossigeno che, sottoposte all'azione dei protoni costituenti il vento solare, liberano l'importante elemento formando molecole d'acqua. In ogni caso l'acqua presente oggi sul suolo lunare si sarebbe formata milioni di anni fa, e dal suo studio si potrebbe, quindi, far luce sui tanti misteri che ancora caratterizzano il sistema solare. Gli esperti dicono infine di aver individuato anche altri elementi nel cratere formato dal razzo Centaur, che potrebbero portare a nuove scoperte: "Nel cratere ci sono tracce di altre sostanze interessanti, oltre all'acqua - chiude Colaprete - le regioni dove non batte il sole sono delle vere e proprie trappole per molecole di varia natura".
(Pubblicato su Libero il 14 novembre 09)
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