sabato 16 gennaio 2010

Haiti: i riti voodoo aiutano a cacciare la paura

Haiti sconvolta. E allora la gente invoca gli spiriti, affidandosi ai riti voodoo: "La religione nella quale sono cresciuti gli haitiani rende forse più sopportabile questo momento", si legge oggi sul Corsera. Ma crea anche problemi perché ritarda le azioni di soccorso, dato che i funerali voodoo richiedono tempo e spazio: "Si deve camminare adagio nella città dei morti viventi, perché le ruspe non seppelliscano gli spiriti e non distruggano quello che resta, almeno quello, dell'anima del popolo haitiano", si leggeva ieri su Repubblica. Però il voodoo non è la religione ufficiale di Haiti. Secondo le stime l'80% della popolazione è cattolico, il 16% protestante (fra battisti, pentencostali e avvenisti). In realtà, come dicono ironicamente gli studiosi di antropologia culturale dell'Università dell'Insubria di Como riferendosi a un detto locale, "ad Haiti il 98% degli abitanti è cristiano e il 100% è voodoo". Dunque gli haitiani dopo la tragedia del terremoto, invocano Cristo e contemporaneamente le tipiche divinità legate al culto nato in Africa fra il 1600 e il 1700, ma con radici molto più antiche. Ma vediamo più da vicino le caratteristiche di questa religione. Nel mondo i seguaci della religione voodoo sono circa 60milioni. Il nome deriva da 'vodu', che significa 'spirito' nell'antica lingua Dahomey del Golfo di Guinea. Dal Continente Nero il culto giunge ad Haiti con gli schiavi deportati per lavorare i campi di cotone e soddisfare le richieste dei bianchi. Nell'isola dell'Atlantico le credenze africane si mischiano con quelle cattoliche dei colonizzatori francesi dando origine, in pratica, a una nuova religione, detta appunto 'voodoo'. Agli schiavi, costretti a ricevere il battesimo, viene però proibito di osservare i culti legati alla religione africana. La fede viene perciò vissuta in gran segreto. "In realtà le repressioni resero più forte il voodoo, capace di attrarre un numero sempre maggiore di adepti, proprio grazie a quell'alone di mistero che la condanna aveva originato", raccontano gli storici. Il credo approda, dunque, in molte altre parti del mondo, soprattutto in alcune città americane, dove ancora oggi sopravvivono grosse comunità voodoo, come a New York, New Orleans e Miami. Religioni imparentate con il voodoo sono praticate in tutta la regione caraibica, incluse la Giamaica e Trinidad. A Cuba, un dogma sincretico chiamato 'santeria' si è sviluppato, invece, dalla mescolanza fra credenze voodoo e il cattolicesimo spagnolo. Nelle loro preghiere gli haitiani si affidano ai 'Loa', intermediari fra l'uomo e gli dei, corrispondenti ai santi dei cristiani. Ci sono Agwe, spirito dei mari; Aida, spirito dell'arcobaleno; Erinle, spirito delle foreste e molti altri. Fra le divinità vere e proprie si possono invece ricordare i Rada, positivi e benefici nei confronti dell'uomo; i Petro, a volte selvaggi e violenti; i Ghede, legati alla magia nera e alla fertilità. Da un punto di vista teologico la religione voodoo non è molto diversa dalle altre grandi religioni del mondo. Anche qui l'universo viene, infatti, concepito come una realtà illusoria, mentre tutto viene ricondotto a Dio, principio primordiale che crea il cosmo attraverso un processo che dà ordine e vita alla materia. Argomento a parte, la magia nera, praticata da sacerdoti chiamati Bokor e definiti "coloro che servono il Loa con entrambe le mani".

Nessun commento: