giovedì 7 gennaio 2010
Stop alla sudorazione eccessiva con una banale iniezione a base di fluoro
Arriva dal Belgio una cura rivoluzionaria per chi ha sempre le mani sudate (iperidrosi). Consiste in una banale iniezione a livello toracico, che permette l'entrata in circolo nell'organismo di una sostanza a base di fluoro che ha il potere di bloccare la sudorazione palmare. Da un punto di vista tecnico si parla di 'simpatectomia percutanea guidata': è in realtà il risultato della combinazione tra due metodologie già consolidate in campo medico, la fluoroscopia e la tomografia computerizzata. I primi test sull’uomo hanno dato esito positivo nel 97% dei casi. Fino a oggi per curare l'iperidrosi era necessario ricorrere alle iniezioni botuliniche da ripetersi ogni sei mesi. In questo caso, invece, la cura - salvo situazioni eccezionali - è definitiva. Del nuovo metodo per tenere sotto controllo la sudorazione palmare si è recentemente parlato a Chicago, nel corso del congresso annuale della Radiological Society of North America. Tra gli interventi più importanti c'è stato quello di Hugues Brat, responsabile di radiologia al Centre Hospitalier Hornu, in Belgio, e a capo dello studio, il quale sostiene che “la tecnica di simpatectomia percutanea è quella più sicura per sconfiggere definitivamente il problema delle mani sudate. La possibilità che il disturbo si ripresenti è infatti molto bassa”. L’iperidrosi colpisce solo in Usa almeno il 3% della popolazione. La sudorazione eccessiva delle mani è generalmente la condizione più fastidiosa fra tutte le forme di iperidrosi: le mani sono molto più esposte di ogni altra parte del corpo e svolgono un ruolo molto importante nella vita professionale, in tutte le attività pratiche quotidiane e nella vita di relazione sociale. Molti soggetti colpiti dal disturbo sono addirittura condizionati nella scelta del lavoro. Hanno difficoltà a maneggiare materiali sensibili all’umidità, come, per esempio, la carta, e provano imbarazzo quando devono stringere la mano a qualcuno. Nei casi più gravi c’è chi giunge addirittura ad evitare del tutto i contatti sociali. Il disturbo, generalmente, inizia nell’infanzia o nell’adolescenza, ma può presentarsi la prima volta anche in età adulta. Si manifesta durante tutto l’anno aumentando con la bella stagione.
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