In futuro
guideremo macchine completamente automatiche: a bordo, si pigia un pulsante,
poi faranno tutto loro. E' una promessa che è già realtà, e che un domani potrà
essere consuetudine, ma non si sono fatti i conti con un aspetto fondamentale:
l'auto resta pur sempre un oggetto meccanico e per quanto perfettamente tarato
per una guida sicura, non potrà mai sostituire la sensibilità e la
consapevolezza umana, tali da far sì che un mezzo possa realmente andare dove
decidiamo di dirigerlo. Ecco perché pochi giorni fa, a bordo di una macchina
avveniristica, è avvenuto il primo incidente mortale: un ex militare dei corpi
speciali Navy Seal, il quarantenne Joshua Brown, si è infilato sotto il
rimorchio di un tir e per lui non c'è stato più scampo. Colpevole la sua Tesla
Model che non ha saputo distinguere il colore bianco del camion, da quello del
cielo; e una serie di coincidenze sfortunate, fra cui quella relativa
all'altezza della base del rimorchio, perfettamente compatibile con quella del
muso della supercar. Da qui sono partite tutta una serie di considerazioni,
che, se da una parte puntano a incentivare ulteriormente l'impiego di queste
vetture, dall'altro sollevano interrogativi per i quali le risposte ancora
latitano. L'incidente avvenuto su un'autostrada della Florida, dalle parti di
Williston, sottolinea l'incompatibilità fra la volontà umana e quella
dell'autovettura. Il militare viaggiava tranquillo per la sua strada, in
modalità autopilot; ma non ha potuto fare nulla quando l'auto non ha azionato il
freno. La casa automobilistica statunitense salvaguarda la sua proposta dicendo
che solo in questo modo sarà possibile diminuire gli incidenti sulle strade.
Confortata dalle statistiche: il sinistro costato la vita a Brown è il primo
dopo 130 milioni di miglia affrontate a bordo di una macchina
"intelligente"; contro i 94 milioni di miglia legati agli incidenti
mortali alla guida delle auto tradizionali. Andando avanti di questo passo,
secondo gli esperti della Tesla, le cose non potranno che migliorare (e sono dello
stesso parere anche Google e altri simpatizzanti del self driving). Ma i dubbi
permangono. Perché di pari passo con la sofisticazione delle auto del futuro,
incombono problemi di natura etica. Si parla infatti di codice della morte, per
designare una competenza che potrà presto essere appannaggio di auto analoghe. Alle
automobili, in caso di emergenza, sarà conferita la capacità di scegliere dove
andare a sbattere, e quindi di decidere chi salvare fra un autista e, per
esempio, un gruppo di pedoni o un ciclista. Da un mero calcolo matematico
potrebbero dunque stabilire il destino di un uomo, dotate esclusivamente di
un'"intelligenza" artificiale. Non è il massimo. Ecco perché ci sono
centri che stanno già studiando la "moralità" delle macchine del
futuro e altri valutando quanto potranno essere realmente apprezzati mezzi
programmati per sacrificare il conducente; benché l'istinto umano sia quello di
rischiare la vita pur di non investire qualcuno. Sarà anche per questi dilemmi che
la Nhtsa, l'ente governativo americano per la sicurezza stradale, ha aperto
un'inchiesta per fare luce sull'incidente avvenuto in Florida. 25mila veicoli
smart verranno sottoposti a ulteriori verifiche: «L'incidente», dicono i
responsabili dell'istituzione statunitense, «richiede un esame della
progettazione e delle performance di ogni aiuto alla guida in uso al momento
dello schianto». Intanto i titoli in Borsa della casa costruttrice sono
crollati, con una perdita superiore al 3%. E così la fiducia in un mezzo dotato
di una tecnologia ancora in via di sviluppo e non del tutto affidabile. Rimane
stabile solo il prezzo base delle Tesla: 66mila dollari.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
Oggi praticamente ogni organo può essere trapiantato, consentendo la sopravvivenza (anche di molti anni) di individui altrimenti spacciati. ...
-
La maggior parte delle persone, quando parla al telefono o partecipa a una riunione, se ha a disposizione un foglio bianco e una biro, si ri...
-
Adamo: 930 anni. Set: 912. Noè: 950 anni. Matusalemme: 969 anni... Sono gli anni che avevano alcuni dei più importanti personaggi della Bibb...
Nessun commento:
Posta un commento