Si torna a parlare di Hobbit, il misterioso uomo primitivo scoperto presso l'isola di Flores (Indonesia) nel 2003. Fino a oggi si pensava che la specie fosse vissuta per 880mila anni. Una nuova datazione degli utensili usati dall'ominide rivela, invece, che l'Homo floresiensis visse per almeno 1milione di anni, forse addirittura due. Ne parla l'ultimo numero della rivista Nature. Gli utensili analizzati sono stati trovati da Mike Morwood dell'Università di Wollongong, fra reperti scheletrici di elefanti nani e draghi di Komdo a un chilometro circa dalla caverna in cui è venuto alla luce Hobbit, Liang Bua (nella foto). A questo punto gli scienziati intendono capire quale sia l'origine dell'Homo floresiensis. La verità potrebbe non essere lontana. Dal 2004, infatti, gli studi presso Liang Bua, procedono spediti. Per il momento, però, si possono fare solo delle ipotesi. Secondo alcuni ricercatori l'Homo floresiensis discende dall'Homo erectus, per altri, invece, è 'figlio' dell'Homo habilis. Infine c'è chi mette in relazione le caratteristiche morfometriche di Hobbit con Lucy, il più celebre fossile di australopithecus, rinvenuto nel 1973. In ogni caso c'è una differenza sostanziale fra l'Homo floresiensis e tutte le specie fin qui citate: quest'ultimo sopravvisse fino a 17mila anni fa, mentre tutti gli altri ominidi si estinsero molto prima.
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