giovedì 30 settembre 2010

IL FASCINO DELLE LEGGENDE METROPOLITANE


Il cane infilato in un forno a microonde per farlo asciugare. Coccodrilli che si aggirano minacciosi per le fogne di Milano. Senzatetto che vanno per la prima volta dal dentista e tra le gengive gli vengono scoperti tanti piccoli vermiciattoli. Film erotici criptati visibili scuotendo velocemente davanti agli occhi uno scolapasta. Sono solo alcune delle numerosissime leggende metropolitane che da tempo costellano l’immaginario collettivo degli italiani, e che ora per la prima volta sono state meticolosamente recuperate e archiviate. Protagonista dell’iniziativa è un etnologo di Innsbruck, Wolfgang Morscher, il quale ha reso noto il frutto del suo lavoro, ben 14mila favole classiche della cultura contemporanea mondiale, sul sito internet www.sagen.at. Nel sito, disponibile in lingua tedesca e inglese, le leggende urbane vengono raccolte in sezioni. È possibile far visita alla sezione dedicata alle leggende moderne (ce ne sono 387), a quelle tradizionali comprendenti i miti di sempre (9056), alle storie legate al mondo delle fate (1071), e alle informazioni generali (2500). Strano ma vero nel lungo elenco di leggende proposte da Morscher ne manca una veramente famosa che qualche anno fa fece il giro del mondo e che riguardava un piccolo drago conservato in un barattolo di formalina. All’inizio tutti ci cascarono, poi, però, venne fuori la verità: si trattò di una burla di Allistair Mitchell, uno scrittore che aveva messo in piedi la storia del drago in formalina per lanciare la propria carriera. Il drago era stato creato da veri specialisti del settore, quelli della Crawley Creatures, autori dei modelli usati nel noto documentario televisivo Walking with Dinosaurs. Anche in Italia abbiamo un sito analogo: www.leggendemetropolitane.net. Anche qui quindi si parla di mega balzane che continuano ad aver la meglio sul nostro immaginario. Ce n'è davvero per ogni gusto. Fra le ultime entrate c'è quella relativa a Gianni Morandi che soffrirebbe di coprofagia, ossia dell'istinto di nutrirsi di escrementi, oppure questa made in USA (direttamente tratta dal sito italiano): "Siamo in un pensionato femminile di un campus americano, dove una ragazza torna una sera molto tardi e va a letto piano senza svegliare la sua compagna di stanza. Sta attenta a non accendere la luce e si infila le cuffie del walk-man per non sentire i gemiti dell'amica, spesso intenta ad amoreggiare con qualche ragazzo. La mattina, trova l'amica uccisa e un messaggio lasciato accanto al corpo "Non sei contenta di non aver acceso la luce stanotte?".

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