Il
ghiro è un piccolo animale appartenente al gruppo dei roditori. E'
particolarmente noto all'uomo perché da sempre è chiamato in causa quando si
vuole prendere in giro una persona perennemente assonnata, il classico
"dormiglione"; in termini, quindi, vagamente dispregiativi. In realtà
il ghiro è un animale intelligente, furbo e rapido, spesso scambiato per uno
scoiattolo, un tempo addirittura cacciato per preparare succulenti pranzetti. Gli
scienziati dell'Università di Vienna lo studiano con attenzione, per comprendere
una fra le sue prerogative biologiche più importanti: il letargo. Il ghiro,
infatti, riposa fino a 6-7 mesi all'anno, periodo che gli consente di
"ricaricare le batterie" e soprattutto fare fronte alle rigidissime
temperature invernali. Non è un sonno costante e ininterrotto, ma
caratterizzato da brevi risvegli necessari a mangiucchiare qualcosa.
Il vero
risveglio avviene in primavera, poco prima della stazione riproduttiva. In
quest'ultima ricerca gli esperti hanno, in particolare, potuto appurare che la
qualità del letargo è direttamente proporzionale alla lunghezza della vita. Hanno,
infatti, verificato che il lungo sonno della stagione fredda è in grado di
influenzare la lunghezza dei telomeri, regioni terminali dei cromosomi, da sempre
considerati un buon indice di misurazione della longevità. Importanti sarebbero
anche i livelli di temperatura percepiti dall'animale durante il periodo
estivo. Conclusioni che potrebbero giovare perfino all'uomo, riferendosi a
individui che per diversi motivi sono obbligati a vivere in condizioni
"termiche" particolari.
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