Appuntamento a Torino dal 10 aprile al 23 maggio. La sacra Sindone, il lenzuolo nel quale, secondo la tradizione cristiana, è stato avvolto Gesù dopo la morte, tornerà a essere visibile al pubblico e ai media. L'ultima ostensione risale al 2000, la prima al 1578. In mezzo un numero incredibile di studi, ipotesi, teorie per far chiarezza sulla sua autenticità. Secondo alcuni esperti sono almeno 700 le ricerche che hanno tentato di dare una spiegazione definitiva al mistero della sacra Sindone. I fedeli non hanno dubbi: in quel sudario fu avvolto il Figlio di Dio. La chiesa, invece, non si pronuncia più di tanto, evitando di schierarsi apertamente. Anche se papa Pio XI e papa Giovanni Paolo II hanno ammesso di crederci. Consente, però, il culto. Decisamente più scettici gli scienziati, convinti che il sudario non abbia nulla a che vedere con Gesù. Gli studiosi si basano soprattutto sulla datazione al carbonio 14, effettuata secondo un rigido protocollo (non rispettato) da tre istituti, in Inghilterra (Oxford), Stati Uniti (Tucson) e Svizzera (Zurigo) con lo 'spettrometro di massa'. 300 i microgrammi di tessuto rimosso e suddivisi in più parti. Tutti sono giunti allo stesso risultato: la sacra Sindone è un telo risalente a un'età compresa fra il 1260 e il 1390. Il sudario più famoso della storia, non per niente, fece la sua improvvisa comparsa nel 1353. La sacra Sindone venerata sarebbe dunque frutto di un grosso equivoco? Così la pensa Yves Delage, zoologo francese del secolo scorso: "Si è introdotta senza necessità una questione religiosa in un problema che, in sé, è puramente scientifico, con il risultato che le passioni si sono scaldate e la ragione è stata fuorviata", rivela Delage. In realtà c'è chi parla di complottismo e trame oscure ai limiti dello spionaggio. Secondo il Sunday Telegraph, venne elargito un milione di sterline al laboratorio di Oxford da "quarantacinque uomini d'affari" per dimostrare che la Sindone torinese è un falso medievale. Buio anche sulla morte di Timothy W. Linick, 42enne ricercatore dell'Università dell'Arizona, una delle firme dell'articolo originale pubblicato su Nature, in cui si diceva che la reliquia di Torino è una bufala. Mentre Williard Frank Libby (l'ideatore della tecnica del carbonio 14) ha sempre detto che il metodo da lui inventato non può essere preso in considerazione per stimare l'età della Sindone, perché non tiene conto delle numerose contaminazioni subite dall'antico tessuto: negli anni il sudario con impresso il profilo di una persona crocefissa è stato conservato male, esposto al fumo delle candele e dell'incenso, utilizzato come panno per celebrare la messa. Non è poi mai stata smentita l'ipotesi di una possibile manipolazione dei reperti prima delle analisi. È il parere del sindonologo padre Bruno Bonnet-Eymard, convinto che Michael Tite, il garante del British Museum, incaricato di reperire i campioni di controllo (fra cui il frammento di un tessuto risalente all'epoca di Cristo), non si sia comportato rettamente. C'è infine da citare un fatto che non è mai stato reso noto. Nel 1982, sei anni prima del test ufficiale, venne condotto un test segreto sulla sacra Sindone. Se ne occupò l'esperto di mineralogia George Rossman, del California Institute of Technology, tramite un analizzatore a risonanza ionica ciclotronica. Risultato. Il frammento che aveva fra le mani era rappresentato da due tessuti differenti. Una parte contaminata risalente al 1200, e un'altra originale del… 200 d.C.
Un video a favore della veridicità della Sindone:
Alcune curiosità:
- La sacra Sindone misura 437 centimetri in lunghezza e 111 centimetri in larghezza
- È un lenzuolo di lino conservato nel Duomo di Torino dal 1578, quando vi arrivò da Chambéry
- Sul sudario è visibile l'immagine di un uomo crocefisso
- L'elaborazione al pc ha mostrato che l'immagine ha proprietà tridimensionali
- Dal 1983 è proprietà della Santa Sede
- Cominciò a sorprendere un secolo fa quando, per la prima volta, venne fotografata da Secondo Pia nel 1898
- Pia si accorge che può essere 'letta' come un negativo fotografico
- Le analisi sulle tracce di sangue hanno indicato la presenza di sangue umano del tipo AB
Per info: http://sindone.weebly.com/
Nessun commento:
Posta un commento