domenica 25 aprile 2010
Italiani sempre più spesso vittime dei cyber criminali
Sempre più a rischio documenti personali e password su internet. Stando, infatti, a una ricerca compiuta dal sito YouGov realizzato per conto della società VeriSign in media un navigatore su dieci viene derubato dei propri dati personali. Per questo motivo abbondano - e sono in costante crescita - reclami e azioni giudiziarie: "Nel 2009 alla Polizia postale sono giunte 3.267 denunce dalle vittime dei ladri di identità", raccontano i funzionari dell'ente italiano. In tutto sono state avviate 1.473 indagini. Ma un italiano su dieci vittima delle truffe online, potrebbe addirittura rappresentare un dato sottostimato. Secondo gli esperti dell'associazione Adiconsum, infatti, la percentuale è più alta e riguarderebbe almeno un italiano su cinque. Recentemente Adiconsum ha presentato una ricerca nella quale emerge che il 22% degli intervistati dice di aver subito un furto d'identità. Analoghi i dati forniti da Experian, società italiana che offre informazioni commerciali e servizi di analisi: "Le segnalazioni di tentativi di truffe hanno raggiunto il 40% nel 2009, con un'incidenza di circa 40 casi sospetti ogni 10mila", spiegano i tecnici di Experian. Nel 2008 i casi sospetti erano 28. Sotto la mira degli investigatori anche popolari social network come Facebook e Twitter dove il furto di password è all'ordine del giorno. Ci sono individui che colpiscono soprattutto i personaggi famosi, per recuperare notizie di gossip. Fra gli addetti ai lavori il furto di informazioni prende il nome di 'phishing'. Secondo la società di sicurezza informatica Symantec, il fenomeno continua ad alimentare l'economia sommersa, nonostante la crisi globale. A fare gola al mercato nero sono soprattutto i dati relativi alle carte di credito. Con 30 dollari si ottiene ciò che si vuole. Più costosa invece la richiesta completa di coordinate bancarie. In questi casi si può anche arrivare fino a 850 dollari. L'Italia, in particolare, fra le nazioni di lingue non inglese è al primo posto per il phishing. L'internet Security Threath Report rivela una crescita continua, nel Belpaese, sia del volume sia del grado di complessità degli attacchi informatici. Un po’ di colpa però è anche degli italiani che fanno poco o nulla per difendersi dai furti online. L'Italia è al secondo posto a livello europeo per il numero di computer "bot infected", vale a dire pc suscettibili all'azione dei criminali web. Il problema è che avanti di questo passo tutti potremmo diventare potenziali cyber criminali. Gli analisti sottolineano l'aumento spropositato negli ultimi tempi dei cosiddetti "crimeware kit": si tratta di kit con informazioni e istruzioni per riuscire in modo semplice e scontato a violare la privacy altrui, sottraendo password e altri dati personali. Qualche consiglio utile, però, per non cadere nella trappola dei truffatori online c'è. La password andrebbe, per esempio, cambiata ogni tre mesi. Inoltre è necessario sceglierne una piuttosto complicata. Non numeri banali come: 1,2,3,4,5,6. Per gli acquisti internet meglio usare solo carte di credito ricaricabili. Attenzione, poi, a muoversi negli internet bar. I dati più sensibili possono essere recuperati da malintenzionati.
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