Saturno è paragonabile a un grammofono in grado di emettere suoni e melodie. Lo dicono i ricercatori dell’Università dell’Iowa, USA. Gli esperti hanno rivelato tramite la sonda Cassini che il pianeta dà origine a onde radio e plasma: il fenomeno è stato analizzato a livello degli anelli del pianeta, dove è frequente l’incontro con corpi meteorici. Questi ultimi impattando sui componenti ghiacciati delle micro strutture celesti che vorticano intorno a Saturno, procurano un iniziale impulso energetico che in seguito si trasforma in suoni musicali. L’ipotesi formulata dai ricercatori dell’Iowa era stata a suo tempo accarezzata anche dagli studiosi impegnati nella rielaborazione dei dati forniti dalla sonda Voyager 2. In tale circostanza ci si rese per la prima volta conto del continuo e massiccio impatto di meteoriti (anche di piccolissime dimensioni) sugli anelli saturniani, ma di certo non si poté immaginare che ciò potesse addirittura tradursi in una ‘sinfonia spaziale’. Ma non è questa l’unica notizia che arriva dalla sonda Cassini. Ultimamente
l’International Astronomical Union ha anche comunicato che grazie ad essa oggi siamo a conoscenza di nuove lune presenti intorno a Saturno la cui esistenza era sconosciuta, e abbiamo inoltre maggiori dettagli relativi alla composizione degli anelli. Larry Esposito dell’Università del Colorado afferma che tramite il funzionamento di un sofisticato spettrometro che lavora nella banda dell’ultravioletto è stato possibile verificare che gli anelli più esterni sono costituiti principalmente di acqua ghiacciata, mentre quelli più interni sono più ricchi di altri elementi.
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