venerdì 14 maggio 2010
Piogge e temporali. E' allarme in mezza Italia
Le gravi condizioni di maltempo stanno mettendo in ginocchio l'agricoltura lombarda. "I campi annegano", rivelano i tecnici di Confagricoltura. Mais e cereali stanno subendo ritardi impensabili nella semina. 254mila gli ettari dedicati alla coltivazione del granoturco, ma è stato seminato solo il 90% del primo raccolto, in molti casi non ancora il secondo. Grave la situazione anche per il riso: ne è stato seminato solo il 40%. Colpite soprattutto le provincie di Como, Varese, Lodi, Lecco. Nel cremonese è, invece, allarme ortaggi: molti terreni dedicati alla coltivazione di pomodori, cocomeri e meloni, sono completamente allagati. In Valtellina l'acqua ha iniziato a scendere lungo i costoni mettendo a dura prova la tenuta dei vigneti. Impensieriscono anche gli attacchi di funghi e insetti che con gli sbalzi di temperatura sovrabbondano. Problemi anche per le vie di comunicazione e le infrastrutture: in alcune cascine lombarde sono crollati i tetti e le serre sono state invase dalle acque. Le strade rurali sono impraticabili. Centocinquanta persone sono state evacuate dalle loro abitazioni in via Brighello a Rho, per l'esondazione del torrente Bozzente. "Per quanto riguarda le infrastrutture, le case e le attività produttive", afferma Romano La Russa, assessore alla Protezione Civile, "sarà mia premura adottare iniziative a sostegno dei settori più colpiti. La Protezione civile lombarda è stata subito mobilitata per garantire ai cittadini situazioni di totale sicurezza". Complessivamente si stimano già danni per decine di milioni di euro: stando alle stime complessive della Camera di commercio di Monza e Brianza, le imprese di tutto il nord hanno già perso 250milioni di euro. Secondo la Cia, Confederazione italiana agricoltori, la situazione potrebbe addirittura peggiorare nelle prossime ore, se il maltempo continuerà imperterrito a flagellare i campi lombardi. Per questo motivo l'ente nazionale ha già istituito unità di crisi in molte provincie e si è iniziato a parlare di 'stato di calamità naturale'. Gran parte dei fiumi e dei laghi della regione rischiano di esondare. Critica la situazione del Garda e del Maggiore, mentre il Po, in alcuni punti, ha superato la soglia di sicurezza. Il più importante fiume italiano è, comunque, tenuto sotto controllo dai tecnici dell'Agenzia interregionale per il fiume Po. Occhi puntati anche su Lambro, Seveso, Olona. "Questa ondata di maltempo rende ancora più difficile lo scenario della nostra agricoltura", dicono i tecnici della Cia, "già pesantemente colpita dalla crisi. Gli agricoltori continuano a vedere calare i propri redditi e diminuire sempre più la loro competitività sui mercati". Dall'inizio del mese - dicono gli esperti del Centro geofisico Prealpino di Varese - nel nordovest della Lombardia sono caduti 260millimetri di pioggia, fino a 300 nell'area di Como. Bisogna comunque stringere i denti. A quanto sembra il maltempo durerà fino a domenica. Oggi sono previste ancora piogge e temporali al centro-nord. Sabato rovesci soprattutto nelle regioni centrali. Da domenica, però, è previsto un graduale miglioramento in tutt'Italia.
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