Riciclare i cellulari vecchi per salvaguardare l’ambiente. È la proposta della Cellular Telecommunications and Internet Association
(CTIA), l’ente che riunisce le società che si occupano di cellulari e internet.
Sono 80 milioni i cellulari eliminati ogni anno dai cittadini statunitensi e
che potrebbero invece essere recuperati per evitare i danni dell’inquinamento
tecnologico e il dispendio di materiali che ancora possono essere utili al
commercio.
Nei soli Stati Uniti il mercato
dei cellulari ha raggiunto cifre esorbitanti. Secondo gli ultimi dati i 150
milioni di utenti americani cambiano telefono ogni 18 mesi. Il più delle volte perché
è subentrato un modello più moderno e pratico.
Ora i cellulari da “cambiare”
faranno un'altra fine. Quelli che ancora funzionano verranno distribuiti nei paesi sottosviluppati; gli altri, i telefonini guasti, verranno
smontati e i loro pezzi inviati di nuovo alle ditte che li fabbricano. Nelle
discariche per lo smaltimento di prodotti tecnologici finiranno tutti gli
avanzi e i resti accumulati dei cellulari che non possono essere utilizzati in
alcun modo.
Il piano di intervento americano risponde
a quello già avviato in Australia dalla Planet Ark, l’associazione ambientale
non governativa il cui compito è quello di migliorare l’impatto dell’uomo
sull’ambiente. In questa circostanza Jon Dee, fondatore dell’ente australiano,
ha reso noto che un’operazione di riciclaggio di “appena” 50mila telefonini
produrrebbe addirittura un chilo e mezzo d’oro, oltre ad altri materiali
importanti come il nichel, il rame e la plastica.
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