venerdì 15 maggio 2009

Svelato il mistero del crepacuore

Spiegato scientificamente il cosiddetto “crepacuore”. Si tratta di una vera e propria patologia cardiaca, da non confondere con l’infarto. Sono i risultati di uno studio effettuato da un gruppo di scienziati della John Hopkins University. Gli esperti hanno commentato i loro studi sulle pagine del New England Journal of Medicine, sostenendo che il “crepacuore” può colpire chiunque, in particolar modo coloro che subiscono un’improvvisa disgrazia come la morte di un parente, l’abbandono del tetto coniugale da parte del partner, una rapina, una sorpresa inaspettata come una grossa festa. Da un punto di vista scientifico il fenomeno è stato definito con il termine “cardiomiopatia da stress”. I sintomi della malattia possono essere facilmente scambiati per un infarto, ma con la patologia più nota del sistema cardiovascolare non c’entrano molto: nella “sindrome da cuore infranto” (altro modo per definire il crepacuore) il tessuto cardiaco rimane integro, nell’infarto si possono invece verificare danni irreversibili (necrosi). Secondo Sidney Smith - ex presidente della American Heart Association e direttore del Centro di medicina cardiovascolare della University of North Carolina - lo studio dei ricercatori della John Hopkins University tornerà utile soprattutto ai medici del pronto soccorso, che spesso somministrano farmaci in modo inappropriato.

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