domenica 17 maggio 2009

INVENZIONI PER CASO

Un giorno Isaac Newton stava bevendo un tè nel suo giardino quando, all’improvviso, una mela, cadendogli davanti agli occhi, gli diede modo di riflettere sulla gravità e quindi, subito dopo, di dare vita alla famosa legge della gravitazione universale. È solo uno fra i tanti esempi in cui - dei fatti assolutamente fortuiti - hanno determinato scoperte scientifiche rivoluzionarie. Come riporta l’ultimo numero di Airone, fra queste rientra anche la famosa pillola blu. Il Viagra è stato scoperto per caso nel 1986 grazie a un team di scienziati del Pfizer Central Research di Sandwich, in Inghilterra. Questi ultimi notarono che l’inibizione di un enzima della muscolatura liscia dei vasi sanguigni – tramite una molecola precursore del sildenafil (attuale Viagra) - aveva degli effetti positivi nella cura dell’angina pectoris e impediva l’ostruzione delle coronarie, i vasi che irrorano e ossigenano il cuore. Da qui partirono dei test per la cura delle malattie cardiovascolari che però non diedero buoni frutti. In compenso si scoprì che la sostanza era in grado di provocare e mantenere a lungo l’erezione vincendo l’impotenza. Così nacque il Viagra. Sempre in ambito medico anche la penicillina fu scoperta per caso, grazie ai lavori del medico scozzese Alexander Fleming. Siamo nel 1929 e lo scienziato stava conducendo degli esperimenti sugli stafilococchi, alla base di numerose infezioni. Lasciò il laboratorio per qualche giorno e al suo ritorno vide che si erano formate delle muffe in grado di neutralizzare l’azione dei batteri. Fleming isolò la sostanza responsabile di questo fenomeno e la battezzò penicillina, dando il via all’epopea degli antibiotici. Altra scoperta fortuita è quella del forno a microonde. Correva l’anno 1946 e Percy Spencer, un ingegnere della Raytheon Corporation - industria americana che si occupava di radar - si rese conto che dei chicchi di granoturco piazzati davanti a un tubo speciale chiamato ‘magnetron’, schizzavano per tutto il laboratorio trasformati in fumanti popcorn. Il giorno dopo sottopose all’esperimento un uovo e vide – anche in questo caso – schizzare da tutte le parti porzioni di albume e tuorlo. Il passo per lo sviluppo di una scatola metallica in grado di bruciacchiare gli alimenti in pochi secondi fu breve. Il primo forno a microonde vide infatti la luce l’anno successivo: si chiamava Raydarange e pesava 340 chili. Anche gli pneumatici sono nati per una pura coincidenza. In questo caso la storia ci racconta di una tal Charles Goodyear che passava intere giornate facendo esperimenti con la gomma, nonostante le lamentale continue della moglie. Un giorno, siamo nel 1839, l’uomo nascose in un forno una mistura di gomma e zolfo sulla quale stava lavorando per uno dei suoi tanti esperimenti. Quando estrasse il tutto capì di aver dato vita a una sostanza fortemente elastica, resistente al caldo e al freddo, impermeabile all’acqua. Così sono nati gli pneumatici con un processo oggi noto col nome di ‘vulcanizzazione’. Intorno alla metà degli anni Settanta, Arthur Fry - impiegato della società americana 3M – era abituato a cantare a messa ogni domenica nel coro della chiesa presbiteriana di St. Paul nel Minnesota. Per ritrovare le pagine dei canti inseriva fra gli spartiti dei fogliettini che, però, volavano sempre via. Gli venne quindi in mente di un amico che aveva prodotto anni prima un adesivo che era risultato poco potente per essere commercializzato e lo contattò per poter dar vita a foglietti adesivi ‘temporanei’. I primi foglietti di Frey vennero battezzati post-it ed ebbero un successo enorme a partire dal 1980. Infine c’è la storia dell’ingegnere svizzero George de Mestral che amava andare a caccia coi suoi cani. Un dì, rincasando, notò appiccicati ai peli degli animali tanti fiori di cardo. In laboratorio li analizzò al microscopio e vide che erano costituiti da minuscoli uncini. De Mestral capì le potenzialità di un ipotetico prodotto caratterizzato da strutture analoghe, e così si mise a lavorare per poterlo presto realizzare. Ci riuscì nel 1959 trattando il nylon con infrarossi. Era nato un sistema rivoluzionario, il velcro, e con esso le famose allacciature a strappo delle scarpe da ginnastica.

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