martedì 23 giugno 2009

Terremoti in Groenlandia a causa dell'effetto serra

Fino a pochi anni fa i terremoti in Groenlandia erano un fenomeno più unico che raro. Oggi, invece, è vero il contrario. Dal 1993 al 2005 si sono infatti verificati più di 130 terremoti. In particolare da quattro anni a questa parte c’è stata un’impennata di eventi sismici del 50%. Il motivo? Lo scioglimento repentino dei ghiacci. Stando, infatti, alle dichiarazioni degli scienziati di Harvard lo scioglimento dei ghiacci groenlandesi è un processo in grado di innescare scosse telluriche fino a oltre il sesto grado della scala Richter. Il sole riscalda la neve che sciogliendosi penetra le masse glaciali. Si formano dei blocchi di ghiaccio che si separano dalla calotta madre. Questi ultimi, prima di trasformarsi in iceberg, compiono cammini di oltre dieci metri nel giro di nemmeno un minuto. E dunque muovendosi a simili velocità rompono gli equilibri geofisici che tengono uniti le rocce sottostanti dando luogo ai terremoti. Soprattutto in estate si verificano gli eventi sismici, con una frequenza cinque volte superiore a quella invernale. Alla base di tutto ciò c’è l’effetto serra: il surriscaldamento globale, infatti, è la prima causa del progressivo scioglimento dei ghiacci, non solo groenlandesi. Lo studio lancia un ulteriore allarme. Avanti di questo passo nel 2100 avremo le stesse temperature di 130mila anni fa, periodo interglaciale in cui i mari erano 6 metri più alti del livello attuale.

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