mercoledì 14 maggio 2008

Esami, sport, cibo. Come mantenere il cuore "giovane"

Un cuore in media batte due miliardi e mezzo di volte in 70 anni di vita. È quindi un vero e proprio metronomo di cui il nostro organismo non può certo fare a meno. Ecco perché gli scienziati insistono nel dire che è necessario mantenerlo giovane e in salute per più tempo possibile. E oggi per raggiungere questo obiettivo ci sono tecniche avanzatissime delle quali ognuno di noi si dovrebbe avvalere. Anche perché – aggiungono gli studiosi - prevenire è molto meglio che curare. Innanzitutto vanno lasciate da parte credenze obsolete come quella secondo la quale basterebbe sottoporsi una tantum a un elettrocardiogramma per capire se il nostro cuore è in forma o meno. In realtà, per avere le idee chiare sul funzionamento del nostro apparato cardiovascolare, la raccomandazione dei medici è quella di sottoporsi a un esame altrettanto noto ma scarsamente preso in considerazione, l’ecografia. In particolare tramite il cosiddetto ecodoppler si viene a conoscenze dello stato di salute delle carotidi, arterie che irrorano il cervello; con l’ecocardiogramma, invece, verifichiamo le condizioni delle coronarie, vasi fondamentali per la salute del cuore. Gli studiosi del Centro cardiologico Monzino di Milano dicono che basterebbe a 50 anni sottoporsi a un ecodoppler carotideo per fotografare all’istante il benessere vascolare di un organismo. In questo modo è possibile verificare la presenza di eventuali restringimenti e incrostazioni aterosclerotiche ancora silenziose che potrebbero danneggiare all’improvviso cuore e cervello. Con l’ecocardiografia, invece, è possibile giocare d’anticipo contro l’infarto, malattia che ogni anno colpisce 65mila italiani. In una ventina di minuti, con questo esame, basato sull’impiego di una piccola sonda, si riescono a ricavare una moltitudine di dati sulla salute del cuore. Cinquanta anni è dunque l’età giusta per il primo checkup cardiologico; ma per chi ha avuto familiari colpiti da patologie cardiovascolari è meglio intervenire prima dei 40 anni. E anche nel caso in cui il nostro cuore risulti in perfetta forma, non dobbiamo comunque dimenticarci che solo un regime di vita sano ci permetterà di preservarlo nel migliore dei modi. La prima cosa da fare è vincere la sedentarietà. “Bastano 30-40 minuti di esercizio fisico tre volte a settimana per ottenere ottimi risultati – dicono i ricercatori. L’importante è non superare il 70 percento della frequenza cardiaca massima teorica che si calcola sottraendo la propria età dal valore fisso 220. Dunque in un individuo di cinquanta anni la frequenza massima teorica deve essere pari a 170 battiti al minuto (220-50). Altro aspetto da considerare per mantenere in buona salute il cuore è la dieta. Al bando quindi i cibi ricchi di grassi, le carni rosse, il burro, il lardo, la panna. L’ideale per prevenire le malattie cardiache è consumare tanto pesce e tanti vegetali. Il pesce andrebbe consumato 3-4 volte alla settimana; vanno bene il salmone, lo sgombro, il pesce azzurro. La frutta, la verdura e i legumi contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo e quelli dei trigliceridi. Il consiglio è poi quello di usare olio extravergine di oliva o di mais, e limitare l’impiego dei condimenti grassi. Infine se proprio non si vuole fare a meno della carne è raccomandabile puntare almeno su carni magre come quelle di tacchino, pollo, cavallo, struzzo, coniglio. Ultimo punto, per mantenere sano a lungo il cuore, controllare spesso la pressione. Secondo gli scienziati la massima non deve superare i 140 mm/hg, la minima i 90 mm/hg. Tenerla entro questi limiti significa correre molti meno rischi di ammalarsi di infarto e ictus. Chi sta bene dovrebbe misurare la pressione ogni sei mesi, e fra i 50 e 60 anni ogni mese. Molto consigliati gli strumenti per misurala a casa, poiché dal medico può subentrare la cosiddetta ‘ipertensione da camice bianco’. Con essa si risulta ipertesi per via dell’emozione suscitata dal contatto con lo specialista. In ogni caso prima di misurare la pressione è necessario rilassarsi per qualche minuto, respirare profondamente e tenere gli occhi chiusi.

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