mercoledì 14 maggio 2008

Innalzamento mari, Al Qaeda e pensioni: le paure più grandi

Paura e ansia sono due stratagemmi evolutivi che hanno consentito all’uomo di sopravvivere, progredire e svilupparsi, tenendosi lontano dai pericoli. Tuttavia non sempre questi sentimenti sono adeguatamente proporzionati a potenziali minacce. Spesso, infatti, tendiamo ad avere più paura di quanto sia necessario, così come, in altre circostanze, tendiamo invece a sottostimare un determinato pericolo. È dunque sulla base di queste considerazioni che è stato dato alle stampe un libro curioso e originale dal titolo “Panicology”: il volume è appena uscito in Inghilterra ed è stato scritto da Simon Briscole a Hugh Aldersey-Williams, due divulgatori scientifici. In esso vengono prese in considerazioni le paure maggiori delle persone, valutando, razionalmente, il reale rischio di ognuna. Iniziamo dalla paura (e dal rischio reale quindi) di venire colpiti da un asteroide, utilizzando una scala da 0 a 10 (criterio che viene utilizzato anche per tutti gli altri punti). I due esperti si soffermano sull’asteroide MN4, il quale, transitando a 30mila chilometri dalla Terra, secondo la Nasa, potrebbe colpire il nostro pianeta venerdì 13 aprile del 2029. Il corpo celeste, catalogato nel 2004 da scienziati del Near-Earth Object search program, ha una velocità d’impatto di 12,59 km/s e una grandezza stimata tra i 390 m e i 430 metri di diametro. Fa paura perché colpendo la Terra potrebbe liberare un’energia approssimativa pari a 1.600 megatoni. Questa paura è stata giudicata con il punteggio 4. Ma i due esperti ritengono che sia eccessiva, in quanto un rischio del genere è piuttosto basso (2): in particolare, le probabilità che un asteroide come MN4 possa centrare una città popolosa come Londra, sono insignificanti. Per ciò che riguarda gli incidenti automobilistici la paura provata è leggermente più bassa del pericolo reale: 6 contro 8. Dunque il timore di andare incontro a un incidente stradale è leggermente sottostimato, nonostante ci siano stati nel 2005 - in Inghilterra e Galles - 2740 incidenti mortali. Problema pensioni. Con l’aumento medio della aspettativa di vita e il sempre più alto numero di anziani c’è il serio rischio che le nuove generazioni abbiamo dei problemi a ricevere appropriatamente ciò che gli spetta, in seguito agli anni dedicati al lavoro. E qui, in effetti, il rischio è altissimo (10), mentre la paura è più bassa (6). Il contatto con alieni guerrafondai fa paura come l’impatto con un asteroide (4). Ma il pericolo reale è bassissimo (2). Tra il 1947 e il 1969 i militari americani hanno esaminato 12.618 rapporti aventi come tema l’avvistamento di Ufo. Ma da nessun caso è emersa la concreta possibilità di un incontro ravvicinato con un extraterrestre. Relativamente a nevrosi e ansie - o comunque a problemi legati alla sfera mentale - la paura è molto elevata (10). Ma il rischio oggettivo è decisamente minore (4). Un sondaggio condotto da Bupa (ente sanitario inglese) dice che almeno sette milioni di britannici attraversano stati ansioso-depressivi tali da dover ricorrere ai farmaci. Tuttavia oggi ci sono buone possibilità per combattere questo tipo di disturbi, anche semplicemente attenendosi a un corretto stile di vita. Il terrorismo fa moltissima paura (10). E il rischio non è bassissimo (6). In questo caso però vanno tenuti presenti alcuni dati. L’80 percento degli atti terroristici avvengono in Asia (dato del 2005). Delle 500mila persone che muoiono ogni anno in Inghilterra e Galles, solo una dozzina sono vittime di atti terroristici. Annualmente quindi i decessi dovuti al terrorismo sono decisamente più bassi anche rispetto agli avvelenamenti (900) e agli annegamenti (200). L’innalzamento del livello marino è un altro argomento che preoccupa (8). E il rischio che il fenomeno possa provocare disagi all’uomo è vicino alla stima effettiva del pericolo (6). Secondo gli scienziati – a causa dell’effetto serra e dello scioglimento dei ghiacci - il livello del mare si alza di circa 2-3 millimetri all’anno. E in particolare gli esperti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change prevedono un innalzamento del livello marino di 49 centimetri da qui al 2100. Infine si ha anche molta paura dell’avvelenamento radioattivo (8), tipo l’avvelenamento da polonio subito da Alexander Litvinenko, ex agente del Kgb morto a Londra nel 2006. Il pericolo però è relativamente basso (4).

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