sabato 10 maggio 2008

Le balene Kate Moss fuggono dal Polo

Le hanno battezzate balene Kate Moss per via della loro eccezionale magrezza. Sono tra i più grandi cetacei al mondo e ogni anno fanno la spola California/Messico – Circolo Polare Artico. Oggi però, a differenza degli altri anni, non trovando più cibo a disposizione nelle regioni settentrionali, giungono dove il clima è più caldo smagrite ed affamate; a queste latitudini vengono per svernare, dopo aver nuotato per 6mila chilometri, e per allevare la prole. Secondo gli scienziati la causa di questo fenomeno è l’effetto serra: in estate, nelle regioni artiche, i cetacei si abbuffano di gamberetti e altri minuscoli crostacei, ma attualmente, per via dell’innalzamento medio delle temperature dei mari, e dello scioglimento dei ghiacci, questi animali stanno scomparendo obbligando al digiuno forzato i giganteschi cetacei. Il fenomeno è stato segnalato per la prima volta a cavallo tra gli anni Novanta e il 2000. Gli studiosi si sono accorti, al largo delle acque del Messico, di balene con le scapole che spuntavano dalle loro pelli, mentre di solito, queste ultime, sono invisibili perché sovrastate da un cospicuo strato epidermico e lipidico. Un ulteriore problema è dovuto al fatto che le balene muovendosi verso sud affamate e denutrite, si cibano di qualunque cosa gli capiti a tiro. Ma così facendo, spiegano i ricercatori, rischiano di contrarre infezioni a causa di parassiti contro i quali l’organismo non è preparato. Infine questa anomala situazione si ripercuote sull’intero ciclo vitale delle balene che ora risulta sfasato al punto da compromettere l’esistenza delle future generazioni. Gli scienziati dell’“Earthwatch Institute”, organizzazione internazionale che si occupa di conservazione e protezione della natura, ci racconta che, nel corso dell’inverno 2006-2007, la riproduzione delle balene grigie nelle acque al largo delle coste del Messico non è andato come previsto, e sono nati molti meno piccoli della norma.

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