lunedì 12 maggio 2008

I record di velocità da battere

La velocità è un parametro fisico dato dal rapporto tra lo spazio e il tempo: tanto più rapidamente un corpo percorre una certa distanza, tanto maggiore sarà la sua velocità. In campo biologico ci sono animali molto veloci, e altri decisamente più lenti. L’uomo, presumibilmente, è una via di mezzo fra i primi e i secondi. Un ghepardo corre a 114 chilometri all’ora, una lumaca si muove a 0,05 chilometri all’ora; Asafa Powell, durante il record mondiale dei 100 metri piani, ha tagliato il traguardo a una media di 36,89 chilometri all’ora. L’uomo però ha sicuramente una marcia in più, l’intelligenza. Una qualità che gli ha permesso di vincere le regole imposte dalla natura e di potersi quindi definire l’essere vivente più veloce della storia naturale terrestre. Naturalmente ciò non dipende da particolari abilità muscolari sviluppate nel corso dell’evoluzione, bensì da invenzioni tecnologiche – frutto appunto della sua mente brillante - che gli hanno consentito di tagliare il vento come mai nessun altra specie animale è riuscita a fare. Dunque vediamo quali sono le massime velocità raggiunte dall’uomo, e quali quelle che, nonostante i progressi della scienza, non riescono ad essere battute. Il record più vecchio e attualmente inviolato risale al 1938: John Buckstaff, statunitense, con la sua barca, scivola sul ghiaccio a 230 chilometri all’ora. Nel 1960, Joseph Kittinger, raggiunge in caduta libera i 982 chilometri all’ora: nessuno è ancora riuscito a fare meglio di lui. Nel 1976 un aereo Lockhed SR-71 (andato in pensione nel 1989) percorre i cieli Usa a 3529,56 chilometri all’ora, a 26mila metri di quota: per avere un termine di riferimento basta ricordare che il Concorde viaggiava al massimo a 2100 chilometri all’ora. In realtà, la stragrande maggioranza dei record di velocità appartiene ai giorni nostri, in concomitanza con l’acquisizione di abilità tecniche e tecnologiche senza precedenti. In particolare, negli ultimi 10 anni, sono stati ottenuti risultati a dir poco sensazionali. Nel 1997, il tedesco Dirk Auer, si fa trainare da un auto con indosso un paio di pattini: tocca i 307 chilometri all’ora. Nello stesso anno l’inglese Andy Green corre a bordo di un veicolo terrestre alla velocità di 1227,985 chilometri all’ora; è l’unico uomo ad avere infranto la barriera del suono su un mezzo a quattroruote, la cosiddetta auto supersonica (ThrustSSC). Nel 2000 Eric Barone inforca la propria mountain bike e scivola sulla neve a 222 chilometri all’ora, scendendo dai pendii di Les Arcs in Francia. Nel 2003, in Giappone, viene inaugurato il primo treno (Maglev) in grado di raggiungere i 581 chilometri all’ora. Gli ultimi due record eccezionali risalgono all’anno scorso (2006). C’è quello ottenuto da Simone Origone che sugli sci tocca i 251 chilometri orari, e quello di Chris Carr che in moto vola a 564 chilometri all’ora. Infine è doveroso ricordare l’opera più veloce che l’uomo abbia mai realizzato. Il riferimento è alla sonda spaziale Helios che - naturalmente senza pilota - ha viaggiato nell’universo a 252.800 chilometri all’ora.

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