martedì 13 maggio 2008

Gatti, cavie, furetti. L'animale giusto per ogni bambino

Recenti studi dicono che il 79 percento dei bimbi desidererebbe avere un animale domestico. Un desiderio che spesso i genitori esaudiscono, ma non sempre compiendo la scelta giusta. Stando infatti agli esperti non tutti gli animali vanno bene per i bambini e soprattutto non tutti i bambini vanno d’accordo con gli stessi animali. Proprio per questo è utile sapere che a seconda del temperamento di nostro figlio possono esserci per lui animali più o meno indicati. In aiuto ci viene quindi un servizio apparso sulla rivista “Insieme” nel quale – coinvolgendo vari scienziati - si fa un elenco degli animali più appropriati per un bambino in base alla personalità che lo contraddistingue. Sette, in particolare, i profili tracciati: ordinato, dinamico, coccolone, riflessivo, egocentrico e con la testa fra le nuvole. Iniziamo dal bimbo ordinato. Per lui l’ideale sono gatti appartenenti alla razza Devon Rex o cani come il Piccolo levriero italiano. Entrambi sono animali che soffrono il freddo e sono anche molto delicati: un padroncino attento e diligente è sicuramente in grado di dar loro ciò che gli esrve. E nel farlo se sente realizzato. A questo tipo di bambino, particolarmente “preciso”, si può regalare un pappagallo. Secondo gli esperti dell’Associazione italiana pet therapy, col volatile si possono divertire ad insegnargli a parlare e a fischiettare. Il bimbo dinamico ha bisogno di animali decisamente più “casinisti”. Come, per esempio, il gatto europeo o il cane Fox Terrier. Tutte e due le specie hanno un brio eccezionale, e possono andar d’accordo anche con i bimbi più pestiferi. A fianco di essi gli esperti raccomandano la cavia peruviana, animale appartenente al gruppo dei roditori, famosa per la sua incredibile voracità. Al bambinetto coccolone si consiglia il coniglio. È un animale docile e tranquillo che può essere affiancato anche a piccoli di appena due anni di età. Oppure si può pensare al cane appartenente alla razza Boxer: sono infatti cani che si attaccano tantissimo ai bambini e li difendono a spada tratta da qualunque aggressore. In Usa non per niente vengono chiamati “the nanny dog”. L’introversione di un giovanissimo può essere “curata” con cani come il Labrador o il Golden Retriever. Ottimi invece fra i gatti il Radgoll, il Siamese e il Balinese. In questo caso il riferimento è ad animali calmi e gioiosi, tolleranti e coccoloni. Il bimbo riflessivo deve essere affiancato da animali particolari come le tartarughe o il criceto. Secondo gli esperti del gruppo Pac di Forlì (Psicologia Animale Comparata) col criceto il fantolino può sbizzarrirsi dandogli da mangiare, con le tartarughe osservando abitudini singolari del mondo animale come il letargo. Rimangono il bambino egocentrico e quello con la testa sempre fra le nuvole. Per il primo la raccomandazione degli scienziati è quella di offrigli l’opportunità di confrontarsi con un furetto o con un cane come il Bassotto. Il furetto può essere portato in giro col guinzaglio attirando l’attenzione dei tanti che si incontrano per strada e che rimangono colpiti dall’animale poco conosciuto; d’altra parte cani come il Bassotto, con la loro imprevedibilità, possono sedare la voglia di primeggiare dell’egocentrico. Per il piccolo che ama fantasticare il consiglio è infine quello di avere a che fare con il Bovaro del Bernese e con il Bouledogue. Sono entrambi cani di razza. Il primo è l’amico ideale di chi ama disegnare e ha spirito artistico, il secondo di chi ha una natura sensibile e meditabonda. Infine gli studiosi dell’università di Padova dicono che, in ogni caso, è fondamentale far crescere i bambini a contatto con gli animali domestici. Permette loro di confrontarsi con un’altra modalità di linguaggio, di responsabilizzarsi e prepararsi (eventualmente) all’arrivo di un altro fratellino.

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