venerdì 2 maggio 2008

Dal 2007 nel mondo più cittadini che gente di campagna

Una tappa significativa per l’uomo quanto lo furono l’avvento dell’agricoltura e la rivoluzione industriale: per la prima volta dal 2007 saranno di più le persone che, nel mondo, abiteranno nelle città rispetto a quelle che vivranno in campagna. È quanto emerge da un recente studio effettuato da ricercatori dell’ONU. Secondo gli esperti si tratta di un passaggio epocale che consegnerà alla storia un nuovo soggetto umano: l’Homo urbanus. Ma come si è arrivati fin qui? Dicono gli studiosi che in epoca storica praticamente tutti vivevano nelle campagne. Solo Roma, al suo massimo splendore, arrivava a contare un milione di abitanti. Fino al 1500 un uomo nella sua vita arrivava al massimo a incontrare 200 persone. Figuriamoci oggi: un tale che lavora a New York ha vicino a sé - nel raggio di 10 minuti di strada a piedi - qualcosa come 220 mila persone! La popolazione urbana mondiale (popolazione che risiedeva in città con più di 20mila abitanti) all’inizio dell’Ottocento era stimata intorno al 3 percento. All’inizio del Novecento raggiunse il 13,6 percento, il 28,2 percento nel 1950 e il 38,6 percento nel 1970. L’urbanizzazione, in particolare, prese il via con la rivoluzione industriale. Nel 1820 Londra è la città più popolosa: conta oltre un milione di abitanti. Per avere altre città di questa grandezza bisogna aspettare il 1900: sono 11 in tutto a cavallo tra Diciannovesimo e Ventesimo secolo le metropoli con più di un milione di abitanti. Nel 1950 salgono a 75, nel 1976 a 191, nel 2006 a 414. E siamo dunque al 2007 in cui ogni giorno nascono 376mila persone, la maggior parte delle quali risiede e risiederà nelle grosse metropoli. Attualmente la Terra ospita 19 megalopoli con oltre 10 milioni di abitanti, 22 comprese tra 5 e 10 milioni, 370 centri urbani giungono sino a 5 milioni, mentre sono 433 le città che arrivano a un milione di cittadini. Entro il 2030 ben oltre il 60 percento della popolazione umana sarà costituito da cittadini.

  • Roma nel 120 dopo Cristo conta 1.650.000 abitanti.
  • Nel Medioevo la città più grande del continente è Cordoba, capitale dell’Andalusia.
  • Sempre nel Medioevo città di origine romana, come Parigi o Colonia, si sviluppano enormemente. Contemporaneamente metropoli in passato molto abitate come Costantinopoli e Roma si svuotano.
  • A partire dal XVI secolo si vive in Europa una vera rivoluzione demografica e urbana. Città come Barcellona, Valencia, Genova, Lisbona, Londra, Napoli, Siviglia, Venezia si sviluppano a partire dai loro porti.
  • Il XIX secolo fu caratterizzato da una crescita senza precedenti di Parigi, Londra, e varie città tedesche.
  • All’inizio del ‘900 le maggiori agglomerazioni del mondo sono città europee. Attualmente nessuna di queste figura nell’elenco della prime dieci città del mondo.
  • Le 10 città più grandi del mondo sono: Tokyo, Giappone (28.025.000 abitanti); Città del Messico, Messico (18,131,000); Bombei, India (18,042,000); San Paolo, Brasile (17, 711,000); New York, USA (16,626,000); Shanghai, Cina (14,173,000); Lagos, Nigeria (13,488,000); Los Angeles, USA (13,129,000); Calcutta, India (12,900,000); Buenos Aires, Argentina (12,431,000).

Nessun commento: