mercoledì 7 maggio 2008

Ci sono funghi che ingrassano a radiazioni

Ricercatori Usa scoprono una nuova incredibile fonte di nutrimento per i funghi: le radiazioni nucleari. Ekaterina Dadachova e suoi colleghi dell’Albert Einstein College of Medicine di New York hanno infatti rivelato che alcuni funghi sono in grado di utilizzare una molecola chiamata melanina - pigmento presente anche nella pelle umana - per ottenere energia dalle radiazioni. Lo studio suggerisce l’ipotesi che anche gli astronauti, in futuro, potranno beneficiare di questa caratteristica biologica dei funghi. Dice Arturo Casadevall collega di Dadachova che “l’abilità dei funghi di vivere assorbendo radiazioni potrebbe tornare utile all’uomo, in quanto i miceti potrebbero rappresentare una fonte inesauribile di cibo. Il riferimento è in particolare alle radiazioni ionizzanti (radiazioni cosmiche), tipiche dello spazio aperto, che consentirebbero ai funghi di crescere e di conseguenza agli astronauti di mantenersi in vita durante i viaggi alla conquista di altri pianeti”. Dal 1986, anno della catastrofe nucleare in Ucraina, al Chernobyl Atomic Energy Station, il numero dei cosiddetti “black fungi” (funghi neri), ha avuto un incremento vertiginoso. Questo ha spinto Casadevall a meditare sul fatto che presumibilmente i miceti si servono delle radiazioni provenienti dal reattore nucleare per crescere. Dadachova, Casadevall e i loro colleghi hanno testato come tre differenti specie di funghi rispondono in particolare alla beta-radiazione proveniente dal cesio-137, isotopo prodotto durante la fissione nucleare di uranio e plutonio. Essi hanno verificato che Cladosporium sphaerospermum, Cryptococcus neoformans e Wangiella dermatitidis, crescono più velocemente della norma a contatto in presenza di cesio. I risultati sono stati diffusi da Nature.

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